Esteri

Trump minaccia dazi all'Europa e pensa di ritirare le truppe dalla Germania

Trump minaccia dazi all'Europa

Il governo statunitense valuta di imporre dazi addizionali sulle importazioni di prodotti europei per circa 3,1 miliardi di dollari. Un documento diffuso dal Rappresentante per il commercio statunitense elenca una serie di prodotti da Francia, Germania, Spagna o Gran Bretagna, che spaziano dalle olive al caffè decaffeinato, dalla birra al gin fino ai camion. Le nuove tariffe, in assenza di accordo potrebbero scattare il 26 luglio.

I nuovi dazi sono stati già autorizzati dall'Organizzazione mondiale del commercio, fino a un massimo di 7,5 miliardi di dollari, nell'ambito della disputa che oppone Washington e Bruxelles sugli aiuti a Airbus e Boeing. Sul documento è stata aperta una consultazione pubblica che durerà fino al 26 luglio.

I rischi per il Made in Italy

La minaccia preoccupa anche l’Italia dopo il crollo del 43% delle esportazioni Made in Italy in Usa durante il lockdown a causa dell’emergenza coronavirus.  Questo afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat ad aprile con gli Stati Uniti che si classificano come il terzo partner commerciale dell’Italia dopo Germania e Francia.

La Rappresentanza Usa per il commercio (USTR), nell’ambito della disputa nel settore aereonautico tra l’americana Boeing e l’europea Airbus, ha infatti avviato – sottolinea la Coldiretti - la procedura di consultazione per modificare l’attuale black list di prodotti europei sottoposti a dazi con aumenti fino al 100% delle tariffe aggiuntive applicate.

La possibilità di una nuova guerra commerciale con l’imposizione di ulteriori dazi da 3,1 miliardi di dollari – sottolinea la Coldiretti – rischia di avere effetti devastanti sul settore agroalimentare Made in Italy già colpito lo scorso 18 ottobre da tariffe aggiuntive del 25% su circa mezzo miliardo di euro di esportazioni di prodotti agroalimentari nazionali come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Provolone, Asiago, Fontina, ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori come amari e limoncello.

“Occorre impiegare tutte le energie diplomatiche per superare inutili conflitti che rischiano di compromettere la ripresa dell’economia mondiale duramente colpita dall’emergenza coronavirus” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

Trump vuole ricollocare le truppe Usa in Europa

Un'altra novità riguarda le truppe statunitensi in Europa. Trump ha annunciato che ricollocherà "probabilmente" in Polonia e in altri Paesi europei parte delle truppe che ritirerà dalla Germania. All'inizio del mese era emersa l'intenzione del presidente americano di ritirare dalla Germania 9.500 dei 34.500 soldati Usa. Gli effettivi Usa nelle basi tedesche sono circa 52 mila, se si contano anche gli impiegati civili del Dipartimento di Difesa. 

Oggi, in una conferenza stampa congiunta con l'omologo polacco Andrzej Duda, che gli ha chiesto di non ritirare le truppe dall'Europa, Trump ha spiegato che la Polonia "è uno dei pochi Paesi che stanno rispettando i suoi obblighi di spese per la difesa in ambito Nato". "Ci hanno chiesto di inviare truppe lì, e probabilmente le ricollocheremo dalla Germania in Polonia", ha annunciato il presidente Usa, spiegando che "alcuni" dei complessivi 27 mila che intende intende ritirare "torneranno a casa, altri andranno in Polonia e in altri Paesi europei".

Trump non ha aggiunto altri dettagli né ha indicato date precise. Da parte sua Duda ha avvertito che un ritiro delle forze Usa dall'Europa sarebbe un rischio per la sicurezza del continente. "C'è la possibilità che le truppe statunitensi nel nostro Paese aumentino", ha affermato Duda, sottolineando la necessità di dissuadere la Russia da azioni simili all'annessione della Crimea nel 2014.

La Germania, seguita dall'Italia, dal Regno Unito e dalla Spagna, è il Paese europeo con il maggior numero di truppe Usa, una presenza che non si è mai interrotta dalla Seconda Guerra Mondiale, e successivamente, ai tempi della Guerra Fredda era considerata una forza di contenimento contro l'Unione Sovietica. Trump ha spesso imputato alla Germania di non rispettare l’impegno di aumentare le spese militari al 2% del Pil.

Attualmente la spesa di Berlino è all'1,38% del Pil, mentre la Polonia "è uno dei pochi Paesi" dell'Alleanza che ha già raggiunto l'obiettivo del 2%, ha ricordato Trump. Nel corso della conferenza stampa, il presidente Usa si è scagliato ancora una volta contro i Paesi che non raggiungono tale obiettivo, definendoli "inadempienti". Duda è il primo presidente che Trump ha ricevuto alla Casa Bianca dall'inizio della pandemia, e la sua visita è arrivata appena quattro giorni prima delle elezioni presidenziali polacche in cui il presidente cerca la rielezione.