Trump propone nuovi dazi su merci Cina. Pechino risponde
Dazi Usa: per 50 mld dollari su circa 1.300 beni esportati Cina. Pechino risponde
Dazi Usa: Cina condanna piano tariffe Trump, "senza fondamento"
La Cina esprime forte condanna per la lista di 1.300 prodotti importati dalla Cina che potranno essere soggetti a dazi del 25%. "Nonostante forti reclami da parte cinese", sottolinea in un comunicato il ministero del Commercio di Pechino nella mattina di oggi, "gli Stati Uniti hanno annunciato le proposte di dazi che sono completamenti infondati, una tipica pratica unilaterale e protezionistica che la Cina condanna con forza e a cui si oppone fermamente". Pechino sta anche valutando l'opzione di ricorrere all'Organizzazione Mondiale del Commercio ed e' pronta prendere contromisure di eguale forza rispetto ai prodotti statunitensi. "Abbiamo la fiducia e la capacita' di rispondere a ogni misura protezionistica commerciale degli Stati Uniti", ha reso noto il ministero del Commercio di Pechino. Una reazione analoga a quella del ministero del Commercio e' arrivata anche dal portavoce del ministero degli Esteri, Lu Kang, che ha condannato la mossa come una misura "unilaterale e protezionistica". La lista di prodotti resa nota dagli Usa, con dazi che entrerebbero in vigore non prima del prossimo mese di giugno, prende in considerazione il settore della tecnologia su indagini avviate sul sospetto di furto di proprieta' intellettuale, in base alla sezione 301 dell'Us Trade Act
Dazi Usa: per 50 mld dollari su circa 1.300 beni esportati Cina
Gli Stati Uniti hanno pubblicato una lista di circa 1.300 prodotti esportati dalla Cina sui quali potrebbe imporre tariffe per un valore di circa 50 miliardi di dollari. L'elenco, che comprende prodotti chimici industriali, medicinali e metalli, deve ancora essere ultimato ed e' considerato la risposta al presunto furto cinese di segreti industriali, con violazione della proprieta' intellettuale di software, brevetti e tecnologia "made in Usa". Una mossa che rischia di esacerbare le tensioni sul fronte commerciale internazionale. Lunedi' Pechino ha imposto dazi su 128 prodotti statunitensi, per un valore di 3 miliardi di dollari, in reazione alle tariffe sulle importazioni di acciaio e alluminio decise dal presidente americano Donald Trump. Secondo quanto reso noto dal ministero del Commercio Usa, su tutti questi prodotti verrebbero applicate tariffe del 25%.
Seduta in calo ma non sui minimi di giornata per la Borsa valori che ha recuperato nel finale parte del proprio passivo. Sul listino milanese, cosi' come il resto dei principali mercati europei, continua a pesare il timore di un ulteriore inasprimento della 'guerra' commerciale tra Usa e Cina dopo che l'amministrazione statunitense ha reso noto il dettaglio della lista dei prodotti cinesi che saranno tassati al 25%. Alla fine, il Ftse Mib ha limato lo 0,30% a quota 22.442 punti; All Share -0,28%. Sul listino principale vendite sull'automotive, tra i comparti piu' minacciati dai dazi: Fca, dopo il balzo della vigilia in scia alle immatricolazioni negli Usa, ha perso lo 0,54%, CnhI -3,44%, Ferrari -1,55%. Negativi anche i finanziari con Unicredit a -0,45%, Intesa Sanpaolo -0,36%, Generali e Mediobanca poco mosse, Banco Bpm -1,39%. Positivi i principali energetici (Enel +0,16%, Eni +0,86%), mentre su Mediaset si sono concentrati i realizzi (-0,97%) dopo gli acquisti arrivati con l'accordo a sorpresa con Sky. Piatta Telecom Italia che ha limato lo 0,13%. Sul resto del listino, crolla il titolo Juventus Fc dopo la sconfitta in Champions League contro il Real Madrid.