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Guerra Ucraina, il giorno della verità: tra le 14 e le 16 la telefonata tra Trump e Putin

Kiev: "Washington cerca un accordo globale con Mosca, noi siamo soltanto una pedina"

di Redazione Esteri

Ucraina: Cremlino, colloquio Trump-Putin previsto tra le 14 e le 16

E' previsto tra le 16 e le 18 ora di Mosca, tra 14 e le 16 in Italia, l'atteso colloquio telefonico tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il leader russo, Vladimir Putin. Lo ha confermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta l'agenzia russa Tass.

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Mentre riprende la guerra in Medio Oriente con pesanti bombardamenti su Gaza da parte di Israele (con il via libera degli Stati Uniti), si tenta di porre fine a un altro conflitto che dura da più di tre anni, quello in Ucraina. Oggi è il grande giorno, quello più atteso: Trump e Putin si sentiranno al telefono, il primo vero passo verso una possibile tregua. Ma a quale prezzo? L'Ucraina mostra grande preoccupazione per questo accordo, Trump ha parlato di "energia e territori", anticipando il contenuto di questa telefonata. L’incertezza regna in Ucraina. Nessuno azzarda previsioni sugli esiti del colloquio tra Donald Trump e Vladimir Putin. Ma non sono in pochi - in base a quanto risulta a Il Corriere della Sera - a temere, sia negli ambienti di governo che tra i commentatori locali, che il presidente Usa possa "svendere" la causa ucraina in cambio di accordi economici bilaterali privilegiati e di cooperazione strategica con Mosca.

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Il media ucraino Kyiv Post ricorda che i dirigenti del Cremlino più di una volta hanno detto di considerare "irrinunciabili" le province ucraine della "Novorossiya", che nella loro lettura comprendono non solo le intere quattro regioni che adesso controllano solo parzialmente — Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia — ma a cui devono aggiungersi anche le zone di Mykolaiv, Odessa e persino Dnipro. In pratica tutto il sud-est del Paese.

Durante un dibattito ieri al "Media Center" di Kiev sono emerse voci di cauta speranza. "Putin sa di avere Trump dalla sua parte e però non deve tirare troppo la corda. Lo stesso presidente Usa ha detto ripetutamente che, se dovesse accorgersi che i russi non sono pronti ad alcun compromesso, potrebbe intensificare le sanzioni ai danni di Mosca e raddoppiare gli aiuti militari per Zelensky.

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