Esteri

Trump scomparso da TikTok, per ragioni interne ed internazionali

di redazione

Dal giorno del voto il presidente eletto non ha più postato contenuti sulla piattaforma che gli ha dato grande visibilità

Trump fermo su TikTok da un mese

Sono trascorsi 30 giorni dell'elezione di Donald Trump e mentre il presidente continua a pubblicare su tutti gli altri social, Facebook, Instagram, X, TRUTH e Rumble, stranamente dal 5 novembre il suo account TikTok è rimasto muto. 

In quest'ultimo mese non è stato pubblicato neanche un video. Zero assoluto. Nulla di nulla.

Un black out incomprensibile, anche considerando che l'account ha incassato performance straordinarie:

- 58 video postati dal 2 giugno 2024;

- 1 miliardo e 400 milioni di visualizzazioni;

-  106.5 milioni di like ;

- 15 milioni di follower 

Eppure, nonostante l'audience che l'account TikTok ha riversato sulle elezioni americane, ad oggi non c'è alcun nuovo post.

Le ragioni di questa scomparsa

Abbiamo chiesto a Domenico Giordano, ad di Arcadiacom.it e grande esperto di social network, le ragioni di questo comportamento che pare anomalo e controproducente per il tycoon americano.

"Sono due fondamentalmente le ragioni che possono esserci dietro ad una scelta di sicuro contro producente per quello che riguarda 'appeal social di Trump; il silenzio su TikTok credo sia fortemente determinato dal termine del 19 gennaio 2025. Infatti, entro quella data in esecuzione della legge voluta da Joe Biden, "Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act", Bytedance, società proprietaria della piattaforma partecipata anche dal governo cinese, deve trovare un acquirente  preferibilmente americano se vuole evitare la messa al bando. Intanto, Bytedance ha impugnato il provvedimento contestandone la legittimità costituzionale. La partita insomma è aperta e vede anche all'interno della prossima amministrazione Trump delle posizioni contrastanti. La seconda è interna: non possiamo infatti dimenticare il legame tra il Presidente eletto ed elon Musk, il proprietario di X. Inutile dire che si potrebbe creare una complicata battaglia interna all'amministrazione Usa. Ed è superfluo dire che oggi Trump deve dare la sua precedenza a Musk e ad X piuttosto che alla concorrenza".