Esteri

Ucraina, code di profughi al confine da 20 km. Vittime civili: tanti bambini

L'Europa ha aperto le porte ai profughi ucraini, Italia in prima linea negli aiuti umanitari e migratori. Alisa, Sofia, Polina: chi sono i bambini uccisi

Guerra Ucraina-Russia, oltre 660 mila profughi in fuga dal Paese: in maggioranza donne e bambini

Negli ultimi sei giorni sono oltre 660 mila le persone che hanno lasciato l'Ucraina, in preda alla disperazione, in cerca di un posto più sicuro per sé e per i propri cari. In maggioranza donne e bambini, interi nuclei familiari sono fuggiti verso i paesi confinanti dopo l'intervento militare russo, riporta l'Unhcr.

Shabia Mantoo, portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), durante un briefing a Ginevra ha fatto sapere che l'agenzia ha notizie di persone che aspettano oltre 60 ore per entrare in Polonia, mentre le code al confine con la Romania sono lunghe fino a 20 chilometri (traduzione di Luca Fratangelo ed editing di Francesca Piscioneri).

Ieri l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) Filippo Grandi annunciava l'ingresso di oltre 500 mila ucraini in Polonia e negli altri paesi vicini, come Romania, Ungheria, Moldavia e Slovacchia.

Una funzionaria dell'Unhcr, Karolina Lindholm Billing, ha fatto sapere: "C'e' stata molta attenzione su coloro che fuggono nei Paesi vicini, ma e' importante ricordare che la maggior parte delle persone colpite si trova in Ucraina. Non abbiamo ancora una cifra precisa sul numero di sfollati all'interno dell'Ucraina, ma stimiamo che si tratti di circa un milione di persone".

Intanto le autorità europee il 27 febbraio al termine di una riunione dei ministri dell’interno dell’Unione hanno paventato una direttiva di Bruxelles che se attivata, in via eccezionale e per la prima volta, garantirebbe una protezione temporanea ai profughi ucraini per tre anni. Non sarebbe, si legge su Internazionale, in questo modo necessario per loro chiedere l’asilo, ma potrebbero muoversi e lavorare senza problemi all’interno dei confini europei. La decisione del consiglio europeo è attesa per il 3 marzo. 

Ucraina, Draghi: "Grave crisi rifugiati, Italia in prima linea"

"L'Italia e' impegnata in prima linea per sostenere l'Ucraina dal punto di vista umanitario e migratorio, in stretto coordinamento con i partner europei e internazionali. La situazione umanitaria nel Paese e' sempre piu' grave". Sono le parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni in Senato sugli sviluppi della crisi ucraina.

"L'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari ha stimato in 18 milioni il numero di persone che potrebbe necessitare di aiuti umanitari nei prossimi mesi. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) stima che gli sfollati interni potrebbero raggiungere cifre tra i 6 e i 7,5 milioni e i rifugiati fra i 3 e i 4 milioni"

(segue)