Esteri
Ucraina, Mosca: campagna anti-russa da media italiani. Di Maio: mistificazioni
Nuovo scontro tra Mosca e Roma. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: da Mosca mistificazioni, i media italiani svolgono il proprio lavoro in maniera egregia
"E' anche noto - prosegue l'ambasciata - il rifiuto di servire cittadini russi, compresi i dipendenti delle rappresentanze diplomatiche da parte di singole banche italiane. Ci sono stati casi in cui i clienti russi sono stati informati dell'intenzione da parte delle banche di chiudere i loro conti e gli e' stato chiesto di ritirare il saldo in contanti in una delle filiali. Rifiuti vengono registrati anche nell'apertura di conti o nell'emissione di carte di debito su presentazione di documenti comprovanti la cittadinanza russa. I dipendenti della banca non confermano tali decisioni per iscritto, facendo riferimento a istruzioni interne in relazione ai cittadini di Russia e Bielorussia. In particolare, nelle banche UniCredit, BancoPosta, BNL, IntesaSanpaolo, sono stati registrati rifiuti di lavorare con cittadini russi. In alcuni casi, i problemi con i servizi bancari sono stati risolti con l'aiuto di avvocati locali".
"I dipendenti della Missione permanente russa presso la FAO e di altre organizzazioni internazionali a Roma hanno dovuto quindi affrontare il rifiuto dell'operatore mobile Vodafone di collegare un nuovo numero a un contratto di servizio gia' esistente o di stipulare un nuovo contratto di servizio individuale. A giustificazione del proprio operato, i dipendenti Vodafone hanno sottolineato il fatto che la carta d'identita' diplomatica rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri italiano non e' un permesso di soggiorno e non conferma la presenza di una registrazione permanente nel Paese".
"I connazionali - viene poi denunciato - sono preoccupati per il limitato accesso ai media russi in Italia e, di conseguenza, per la mancanza di informazioni obiettive sulla politica e sulle azioni della Russia nel quadro dell'operazione militare speciale, che e' particolarmente significativa nel contesto della pressione propagandistica dell'Occidente, e per l'aperta campagna anti-russa dei media italiani. La trasmissione di informazioni sugli eventi che si svolgono nel mondo viene effettuata esclusivamente sulla base di fonti occidentali o ucraine. Questo approccio parziale ha un'influenza chiave sull'atteggiamento degli italiani nei confronti dei cittadini russi che vivono in Italia, cosi' come degli immigrati di lingua russa dall'ex Unione Sovietica". "Le decisioni delle organizzazioni regionali italiane di interrompere o sospendere la cooperazione con le associazioni partner russe, cosi' come le minacce in arrivo contro le stesse associazioni russe e i loro singoli membri, testimoniano anche la crescita dei sentimenti russofobi nella societa' italiana", conclude il post dell'ambasciata russa.
Guerra Russia Ucraina, Di Maio risponde all'ambasciatore: nessuna campagna anti-russa in Italia
In Italia nessuno sta portando avanti campagne anti-russe e i media italiani stanno semplicemente raccontando la realta' del conflitto in Ucraina. E' quanto afferma in una nota il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in risposta alle accuse dell'ambasciata di Mosca in Italia che, in un comunicato su Facebook, ha parlato di "un'aperta campagna anti-russa nei media italiani". "I media italiani svolgono il proprio lavoro in maniera egregia, e dall'inizio di questa atroce e sanguinosa guerra che Putin sta portando avanti in Ucraina, hanno raccontato i fatti in modo professionale, con inviati sul campo che hanno rischiato la vita per documentare i tragici fatti", ha detto Di Maio, "tutto questo, mentre in Russia e' vietato parlare di guerra, mentre vengono censurate le immagini terrificanti di civili ucraini uccisi dalle bombe russe, mentre manifestanti russi vengono arrestati perche' si oppongono alla guerra".
"Con la Russia bisogna tenere un canale aperto di dialogo, perche' solo la Russia puo' portarci alla pace, ed e' quello che stiamo facendo. Al tempo stesso, pero', i nostri mezzi d'informazione non possono prendere lezioni di giornalismo dalla Russia, ne' tantomeno ricevere minacce", ha detto ancora il ministro degli Esteri, "in Italia nessuno sta portando avanti una campagna anti-russa, i media hanno solo raccontato le crudelta' commesse dall'esercito russo. Basta con questa mistificazione della realta' e con le provocazioni". "L'Italia rispetta il popolo russo, che nulla c'entra con le folli scelte di Putin, e continuera' sempre a rispettarlo", ha concluso Di Maio, "Putin si sieda al tavolo delle trattative e metta la parola fine a questa guerra".