Esteri

Kiev sotto le bombe e senza acqua: centrali nucleari ricollegate alla rete

Guerra Ucraina/ L'Aula del Parlamento europeo ha dato il via libera al sostegno finanziario da 18 miliardi di euro

Guerra Ucraina, Kiev ancora senza luce nè acqua 

In Ucraina il calendario segna il 274esimo giorno di guerra. E i bombardamenti russi continuano a tenere sotto scacco la capitale: a Kiev mancano acqua e luce. L'Europa nel frattempo lancia il suo monito: “Milioni di ucraini sono rimasti al freddo, dobbiamo prepararci ad accogliere una nuova ondata di profughi”. Dal Consiglio di Sicurezza Onu il presidente ucraino Zelensky ricorda che “con le temperature sotto zero, milioni di persone sono senza riscaldamento, luce, acqua. Questo è un chiaro crimine contro l'umanità”. Secondo funzionari americani il presidente russo Vladimir Putin potrebbe usare armi chimiche in Ucraina prima di ricorrere a un confronto nucleare con la Nato. La miccia che potrebbe far scoppiare tutto: la perdite di terreno da parte dei soldati russi in Ucraina.

Guerra Ucraina, via libera da Ue a 18 miliardi di aiuti per Kiev 

Il Parlamento europeo ha dato via libera al sostegno finanziario da 18 miliardi di euro per l’Ucraina. Gli europarlamentari riuniti a Strasburgo per la sessione plenaria approvano a larghissima maggioranza (507 voti a favore, 38 contrari e 26 astensioni) la proposta messa sul tavolo dalla Commssione europea a inizio mese. I 18 miliardi di euro copriranno circa la metà dei 3-4 miliardi di euro di finanziamenti mensili di cui l’Ucraina ha bisogno per il l 2023.

Ucraina, Von der Leyen: “Presto nuove sanzioni, price cap petrolio russo”

“Noi Ue siamo al fianco degli ucraini in questi tempi difficili per quanto sarà necessario. Stiamo lavorando duro per colpire la Russia dove fa più male, per limitare ancora di più la sua capacità di finanziare la guerra. Stiamo lavorando a pieno ritmo sul nono pacchetto di sanzioni e sono fiduciosa che presto approveremo un tetto globale al prezzo del petrolio russo con G7 e gli altri grandi partner. Non ci riposeremo fino a quando l'Ucraina non avrà vinto contro la guerra barbara di Putin". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in una conferenza stampa in Finlandia.

Ucraina, 3 centrali nucleari riconnesse  

Tre centrali nucleari in Ucraina sono state riconnesse alla rete di elettricità: lo fa sapere il governo di Kiev. Fin dall’inizio della guerra in Ucraina, nove mesi fa, l’energia nucleare ucraina è stata nel mirino delle minacce militari russe. Negli ultimi giorni, i rischi sono aumentati con i black out che hanno isolato gli impianti dalla rete elettrica, ma la connessione è stata restaurata oggi in tre centrali, come ha annunciato l’agenzia statale che le gestisce, Energoatom.    

Il Paese produce elettricità in quattro centrali che contano sull’attività di 15 reattori. La più grande e più famosa è la centrale di Zaporizhzhia, che è anche la più importante del continente europeo con i suoi 6 reattori attivi, ed è sotto il controllo russo fin dalle prime settimane della guerra. Le centrali si trovano nel Sud, a Ovest e nella regione al confine con Polonia e Bielorussia, la Volhynia.

La capacità totale installata supera i 13 Gigawatt, ponendo l’Ucraina al settimo posto nel mondo (dato 2020) per l'energia nucleare prodotta, che rappresentava nel 2019 oltre un quinto del totale dei consumi del Paese, salito al 50% nel 2020. La tradizione nucleare ucraina è purtroppo legata anche al disastro di Chernobyl: nel 1986, la centrale omonima che si trovava nel nord del Paese ha registrato il più grave incidente della storia dell’energia nucleare e non esiste più.       

Ecco l’elenco delle centrali attualmente in funzione, compatibilmente con i black out legati ai bombardamenti.- Chmel'nyc'kyj, ovest del Paese, due reattori di cui uno attivo dal 1988 e in “esaurimento” previsto nel 2032, l’altro operativo dal 2004 e fino al 2050.- Rivne, a nord ovest, 4 reattori (1981-2026, 1982-2027, 1987-2032, 2004-2050)- Ucraina del Sud, nella regione di Mykolaiev, tre reattori (1983-2027, 1985-2030, 1989-2034)- Zaporizhzhia, nella regione omonima del sud, 6 reattori (1985—2030, 1986-2031, 1987-2032, 1988-2033, 1989-2034, 1995-2041). 

Ucraina, Zelensky all'Onu: "La Russia usa la formula del terrore"

Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di "crimini contro l'umanità" dopo che un nuovo massiccio attacco missilistico ha causato blackout in tutta l'Ucraina. Parlando in video al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il presidente ucraino ha affermato che la "formula del terrore" russa ha costretto "milioni di persone a rimanere senza rifornimenti energetici, senza riscaldamento, senza acqua, al freddo sotto lo zero.

Gli ultimi attacchi hanno ucciso almeno sette persone, ha aggiunto, e le centrali nucleari sono state disattivate. I tre impianti ancora sotto il controllo ucraino sono stati disconnessi dalla rete e l'impianto di Zaporizhzhia - il più grande d'Europa - è stato nuovamente costretto a fare affidamento su generatori diesel per alimentare i suoi sistemi di raffreddamento e le principali apparecchiature di sicurezza.

 

Ucraina, Russia: "Attacchi a infrastrutture in risposta alle armi occidentali" 

Il rappresentante della Russia alle Nazioni Unite, Vasili Nebenzia, ha dichiarato davanti al Consiglio di sicurezza dell'Onu che gli attacchi russi alle infrastrutture in Ucraina sono una reazione alla fornitura di armi che i paesi occidentali stanno effettuando a Kiev. "Stiamo attaccando le infrastrutture in Ucraina in risposta all'uso di armi occidentali e agli sconsiderati appelli di Kiev per una vittoria militare sulla Russia", ha affermato il rappresentante russo alle Nazioni Unite.

"I paesi occidentali stanno cercando di stabilire la loro egemonia geopolitica per il potere e la vita degli ucraini", ha aggiunto il diplomatico russo, precisando che la Russia continuerà con le azioni per limitare il potenziale militare ucraino fino a quando Kiev non adotterà una "posizione negoziale realistica". "Per ora, ciò che sentiamo da Zelensky e i suoi associati - ha affermato - non è affatto una proposta per la pace, ma solo minacce e ultimatum sconsiderati. L'Ucraina incoraggia una linea irresponsabile".