Esteri
Ue, von der Leyen ha una carta segreta. Biden la vuole presidente della Nato
Scattato il piano B, valido in caso di mancata conferma alla guida della Commissione europea. La mossa degli Usa stravolge tutti gli equilibri
Ue, von der Leyen e la via d'uscita Nato che rompe gli equilibri
La guerra in Ucraina va avanti senza sosta ormai da un anno e non si intravedono spiragli di pace. Per questo il ruolo della Nato diventa sempre più cruciale per fronteggiare l'avanzata di Putin e la scadenza imminente del mandato dell'attuale presidente Stoltenberg rischia di stravolgere questi complicati equilibri. Biden però ha in mente un piano che coinvolge anche l'attuale capo della Commissione europea Ursula von der Leyen. Sta diventando lei, infatti, - si legge su Repubblica - la vera carta a sorpresa di Washington per la successione a Jens Stoltenberg alla Nato. Un’operazione scattata qualche settimana fa e che potrebbe scardinare tutti gli schemi che le famiglie politiche europee stavano predisponendo in vista delle elezioni del prossimo anno. Di certo all’attuale vertice dell’esecutivo Ue questa è una prospettiva che non dispiace. Sarebbe una eccezionale via d’uscita se non venisse confermata a Palazzo Berlaymont.
C’è però una condizione irrinunciabile: completare - prosegue Repubblica - il quinquennio, che scade nell’estate del 2024. E infatti il pressing della Casa Bianca per convincere Stoltenberg ad accettare un’ulteriore proroga è piuttosto intenso. L’idea è quindi di provare a ratificare nel vertice Nato che si terrà a luglio a Vilnius, in Lituania, il progetto di un altro anno di incarico. In questo modo si arriverebbe proprio all’estate del 2024. Quando, cioè, von Der Leyen avrà effettivamente chiuso il suo mandato europeo. Per gli americani sarebbe la soluzione ideale. Perché i potenziali candidati alternativi non convincono fino in fondo. Insomma, von der Leyen sta diventando una carta da giocare concretamente. E questo metterebbe a soqquadro gli scenari che Paesi e partiti hanno costruito in questi mesi in vista della tornata elettorale dell’anno prossimo.