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Usa 2020, Trump non concede la vittoria. Via alle purghe tra Pentagono e Cia

usa 2020, Trump non si arrende dopo la proclamazione di Joe Biden. Giuliani: "Nessuna sicurezza da voto per posta"
USA: CNN, TRUMP NON PIANIFICA INVITO BIDEN ALLA CASA BIANCA
Il presidente Trump non ha in mente di invitare nei prossimi giorni il presidente eletto Joe BIDEN alla Casa Bianca. A riferirne è la Cnn, che cita alcune fonti. Per tradizione tra presidente eletto e presidente uscente si svolge un incontro nello Studio Ovale
Trump non concede la vittoria, elezioni non sono finite
Donald Trump non si dà per vinto neanche dopo la proclamazione di Joe Biden come presidente degli Stati Uniti. La sua offensiva legale contro il risultato delle elezioni iniziera' "lunedi' per assicurare che le leggi elettorali siano rispettate e che venga eletto il legittimo vincitore". Lo ha spiegato lo stesso Donald Trump, assicurando che "questa elezione e' lungi dall'essere finita. La vittoria di Joe Biden non e' stata certificata in tutti gli Stati".
"Sappiamo tutti perché Joe Biden si sta affrettando ad accreditarsi con falsità vincitore e perché i suoi alleati dei media stanno cercando così duramente di aiutarlo: non vogliono che la verità sia rivelata. Il semplice fatto è che queste elezioni sono tutt'altro che finite", ha detto Trump.
Trump prepara anche la purga tra Pentagono e Cia
Incapace di accettare l'esito del voto, Donald Trump sarebbe pronto ad una 'purga' per punire i collaboratori che ritiene non siano stati leali. Lo scrive il Washington post, secondo il quale il ministro della Difesa Mark Esper, il direttore della Cia Gina Haspel e altri alti funzionari "potrebbero essere messi alla porta senza cerimonie nei prossimi giorni e settimane". Già due giorni fa, l'Nbc riferiva che Esper sta preparando la lettera di dimissioni. Intanto il sito The Hill riporta preoccupazioni negli ambienti della difesa nel caso Esper se ne vada, con il rischio che gli uomini vicini a Trump non vogliano collaborare con l'amministrazione entrante di Joe Biden. "Naturalmente i nostri avversari approfitterebbero di quello che sarebbe percepito come un vuoto di leadership nell'establishment della sicurezza nazionale", commenta sul sito Mackenzie Eaglen, esperto di difesa dell'American Enterprise Institute, un think tank conservatore. Per ora Trump ha destituito bruscamente ieri sera Bonnie Glick, numero due di Usaid, trasferendo le sue competenze a John Barsa, che già guida ad interim questa agenzia del governo per la cooperazione internazionale. Trump non ha dato nessuna spiegazione alla Glick e il Washington post scrive che la sua cacciata "è la prima di un'attesa vasta purga di funzionari che Trump ritiene non siano stati abbastanza leali". Secondo diverse fonti, Trump vuole che i suoi collaboratori "portino il più possibile avanti la sua agenda" fino a quando rimarrà in carica. "Se Joe Biden vince, come appare sempre più probabile, allacciate le cinture. I prossimi mesi saranno accidentati", conclude il Washington post riferendosi al periodo della transizione prima dell'insediamento di Biden il 20 gennaio.