Esteri
Usa, Biden spaventa Israele: "Se sarò eletto niente annessioni"
L'ex presidente americano Joe Biden, in corsa per la Casa Bianca, è sempre stato contrario a passi unilaterali nell'ambito del processo di pace in Medio Oriente, compresa l'annessione delle colonie in Cisgiordania da parte di Israele.
Lo ha ribadito il suo consigliere per la politica estera Tony Blinken, specificando però che questo "non andrà a pregiudicare quello che potremo o meno fare nell'ambito di un'amministrazione Biden" perché molto potrebbe cambiare per allora.
L'annessione delle colonie in Cisgiordania è stata inserita nell'accordo per un governo di unità nazionale firmato la settimana scorsa da Benjamin Netanyahu e Benny Gantz: in base all'intesa, il leader del Likud potrà portare avanti il progetto dal 1 luglio del prossimo anno, previo sostegno di Washington.
Blinken: "Se Biden verrà eletto presidente non riporterà l'ambasciata Usa da Gerusalemme a Tel Aviv"
Blinken, durante un seminario online organizzato dal Jewish Democratic Council of America, ha poi riferito che Biden, se eletto presidente, non riporterà l'ambasciata Usa da Gerusalemme a Tel Aviv perché "non avrebbe senso né da un punto di vista pratico né politico".
La rappresentanza diplomatica è stata spostata nel 2018 dopo il riconoscimento da parte del presidente americano Donald Trump di Gerusalemme come capitale d'Israele. Una decisione che ha provocato un'ondata di proteste in tutto il mondo dal momento che la città è uno dei nodi centrali della disputa tra israeliani e palestinesi e il suo status dovrebbe essere regolato all'interno di negoziati tra le parti, al momento bloccati.