Esteri
Usa, chieste le dimissioni del Governatore Andrew Cuomo

Troppe le accuse di abusi sessuali contro l’italo-americano, eroe della pandemia
Il principale parlamentare democratico di New York, il democratico Andrea Stewart-Cousins, ha chiesto le dimissioni del governatore Andrew Cuomo per le accuse di molestie sessuali e l’indagine in corso sui conteggi “pasticciati” di morti per COVID-19 nelle case di cura dello stato.
"Ogni giorno c'è un altra novità che si allontana dagli affari del governo. Abbiamo accuse di molestie sessuali, un ambiente di lavoro tossico, la perdita di credibilità che circonda i dati della casa di cura Covid-19 e domande sulla costruzione di un importante progetto infrastrutturale “ha detto Stewart-Cousins "New York è ancora nel mezzo di questa pandemia e sta ancora affrontando gli impatti sociali, sanitari ed economici di essa. Dobbiamo governare senza distrazioni quotidiane. Per il bene dello Stato, il Governatore Cuomo deve dimettersi".
“Padre, pescatore e appassionato di moto" così racconta il profilo twitter del 56 ° governatore dello Stato di New York, il democratico Andrew M. Cuomo nel bel mezzo della bufera.
Figlio dell'ex governatore Mario Cuomo e fratello del popolare presentatore della CNN Chris, Cuomo è nato nel Queen 63 anni fa. E’ abituato ai riflettori ma a quelli buoni non certo a quelli che, in questo periodo, lo stanno mettendo alla gogna con accuse di presunti abusi sessuali a ex collaboratrici e di trasparente gestione dei numeri delle vittime da Coronavirus nelle case di riposo di New York.
Andrew Cuomo, italo-americano, è considerato uomo di sangue caldo molto vicino alla famiglia. Il suo atteggiamento è sempre stato, sulla scena politica, un po’ litigioso, soprattutto negli anni della sua ascesa. Ed adesso con queste accuse sembra esserlo ancora di più.
Nell’anno della pandemia ha ricevuto un Emmy Award per la gestione puntuale della crisi e ha pure scritto un libro sulla leadership sulla pandemia, ma ltutto questo non è bastato per entrare in un battibaleno nell’occhio del ciclone mediatico e legale.
Nell’ultimo incontro con la stampa ha voluto annunciare la graduale riapertura di New York da aprile ma in realtà ha voluto sottolineare (per la terza volta in tre giorni) il forte mea culpa per le accuse di molestie “Mi dispiace molto, sono molto imbarazzato e mi scuso se qualcuno ha interpretato male il mio comportamento. Nella mia vita mai ho toccato qualcuno in modo inappropriato ”. Purtroppo per lui, una quinta accusa per “comportamento inappropriato" gli è arrivata addosso da un’altra ex collaboratrice: domande troppo personali, un bacio troppo insistito sulla mano.
Lo schema, tutto da verificare, sembra ripetersi: l'uomo maturo di potere, che funge da mentore e cerca il flirt con subordinate in ambito lavorativo.
Le vittime insistono sul fatto che le scuse di Cuomo sono false e che l’uomo, secondo un’accusatrice, sarebbe uno stalker da manuale.
Nel suo terzo mandato consecutivo, molti hanno visto nella sua acclamata gestione del Coronavirus il trampolino di lancio perfetto per fare il salto verso la politica nazionale, di cui ha già goduto, tra il 2007 e il 2011, come Segretario per gli alloggi e lo sviluppo urbano con Barack Obama. Per mesi, Cuomo è stato un eroe nazionale per la sua gestione e trasparenza dei dati, l'antitesi del diniego di Trump, ma il New York Times ha rivelato che mentre godeva del favore popolare, i suoi consiglieri hanno modificato il bilancio delle vittime nelle residenze, riducendolo della metà. (8.000, contro 15.362 reali), per non offuscare il suo successo.
E adesso il fuoco amico , dal sindaco di New York, Bill de Blasio, o dall’ emergente Alexandria Ocasio-Cortez lo sta punendo apertamente. Per non parlare di Nancy Pelosi, presidente della Camera dei rappresentanti, che ha definito credibili le accuse. Troppi fronti aperti e troppi nemici potenti, anche per uno come Andrew M. Cuomo. Una stella ormai cadente?