Esteri
Usa, Donald Trump ‘piazza’ i fagioli della figlia Ivanka
Si apre una strada nuova, Merkel e Conte potrebbero lanciare würstel e pizza.
Quando un Presidente in corsa per il rinnovo della sua poltrona, in mezzo alla più grave crisi del Paese da decenni, si fa fotografare con i barattoli di fagioli della figli Ivanka, significa che non sa più cosa inventarsi per recuperare terreno nei sondaggi.
L’accaduto è semplice da un punto di vista e incredibile da un altro, ben più importante, quello dell’etica:un membro della Casa Bianca , Ivanka Trump prima e successivamente lo stesso Presidente dopo si sono fatti fotografare accanto ai prodotti (fagioli) della marca Goya Foods di proprietà della stessa Ivanka.
Alla vista della prima foto l’organizzazione CREW (Cittadini per la Responsabilità ed Etica di Washington) ha denunciato l’accaduto all’OFFICE of Governments Ethics accusando Ivanka Trump di aver violato gli standard di condotta che non permettono ad alcun membro della Casa Bianca di usare la propria posizione per uso personali.
’Non è una questione di fagioli -ha detto Crew- ma nel mezzo di una disastrosa pandemia i membri dell’Amministrazione non dovrebbero sfruttare la stessa per promuovere proprie attività’. La signora Ivanka continua a non applicare la legge sull’etica’.
Ma il peggio è arrivato subito dopo quando Trump in persona ha difeso la figlia, prima con un paio di tweet che sostanzialmente parlavano di azione di vendetta contro la sua Amministrazione, e poi si è fatto fotografare con una set di scatole di fagioli con i pollici alzati e con slogan al seguito ’Se è Goya deve essere buono’. Il tutto in inglese e spagnolo.
Le due foto sono state postate su una piattaforma usata dall’Amministrazione Trump con un seguito di 9 milioni di followers.
Non si tratta di aver violato un atto federale, il Hatch Act, che già di per sé sarebbe grave, il problema è duplice :in primis l’uso di un mezzo pubblico per scopi personali e il secondo ancora più grave di aver fatto diventare la carica più importante del mondo un piazzista diprodotti qualsiasi, con tutto il rispetti del lavoro dei piazzisti.
Ma il tutto non sembra interessare il Presidente che si immagina forse milioni di ispanici pronti non solo a mangiare i ‘fagioli’ di famiglia ma pure a riempirlo di voto a novembre. Il 3 novembre si vedrà se avrà avuto ragione.
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