Usa, Hillary Clinton accetta la nomination: "Più forti se uniti"
Hillary Clinton accetta la nomination democratica: "Scriviamo un nuovo capitolo tutti insieme"
HILLARY ACCETTA LA NOMINATION: "PIU' FORTI SE UNITI"
"L'America e' in un momento di resa dei conti" e "siamo piu' forti se uniti". Cosi' Hillary Clinton accettando formalmente la nomination democratica per la corsa alla Casa Bianca, prima donna della storia Usa. "Potenti forze rischiano di dividerci. Legami di fiducia e rispetto si stanno logorando. Cosi' come per i nostri fondatori, non ci sono garanzie: dipende da noi. Dobbiamo decidere se lavorare insieme per risorgere insieme", ha avvertito sul palco della Convention di Filadelfia, introdotta dalla figlia Chelsea, dopo le performance di Katy Perry, e con gli occhi del mondo puntati addosso. "Daro' la possibilita' a tutti gli americani di vivere vite migliori - ha assicurato - la mia principale missione come presidente sara' quella di creare piu' opportunita' e buoni posti di lavoro, con retribuzioni in crescita proprio qui negli Stati Uniti. Dal primo all'ultimo giorno della mia carica. Soprattutto in luoghi che per troppo tempo sono stati lasciati fuori ed indietro. Dalle citta' piu' interne alle piu' piccole...dall'industriale Midwest fino al Delta del Mississippi e al Rio Grande".
"INIZIA UN NUOVO CAPITOLO PER GLI USA"
Rilanciando poi il suo appello all'unita', leitmotiv della Convention, Hillary ha osservato come "tutte le generazioni di Americani si sono unite per rendere il nostro Paese piu' libero, piu' giusto e piu' forte - ha detto - nessuno puo' riuscirci da solo. Ecco perche' siamo piu' forti insieme". Solo con unita' "possiamo trasformare i nostri piani progressisti in realta'", ha proseguito riferendosi alla piattaforma del partito democratico sottoscritta anche dall'ex rivale, Bernie Sanders. "Questa notte inizieremo un nuovo capitolo. Il mondo guarda quello che facciamo e saremo noi a decidere il destino dell'America. Cerchiamo di essere forti insieme, guardando al futuro con coraggio e fiducia - ha concluso - costruendo un futuro migliore per i nostri figli e per il nostro amato Paese. Grazie e Dio benedica gli Stati Uniti d'America". Una cascata di fuochi d'artificio si e' riversata sul palco mentre palloncini e cartoncini bianchi, rossi e blu inondavano il Wells Fargo Center.
"CONTRO IL TERRORISMO SERVE UNA LEADERSHIP FORTE"
"Per la nostra sicurezza nazionale la scelta che dobbiamo fare e' estrema". E' il monito di Hillary Clinton, sul palco della Convention di Filadelfia dove ha formalmente accettato la nomination del partito per la presidenza. "Tutti coloro che leggono le notizie sono consapevoli delle minacce e delle turbolenze che ci troviamo a fronteggiare. Da Baghdad a Kabul, da Nizza a Parigi, a Bruxelles, a San Bernardino, ad Orlando. Abbiamo a che fare con nemici determinati che devono essere sconfitti. Per questo non stupisce che la gente cerca ansiosamente rassicurazioni e una leadership stabile. Vogliono un leader che capisce che si e' piu' forti lavorando insieme ai nostri alleati", ha affermato Hillary attaccando il repubblicano Donald Trump. "Immaginatelo nello Studio Ovale in un momento di crisi: un uomo che perde le staffe per un tweet non puo' avere la responsabilita' delle armi nucleari. Forza significa intelligenza. Giudizio, freddezza, utilizzo strategico e preciso del potere. Questo e' il tipo di comandante in capo che mi impegno ad essere", ha rimarcato. "E sono orgogliosa di essere al fianco dei nostri alleati contro chi li minaccia, compresa la Russia". E per tenere al sicuro il Paese, ha avvertito , "non possiamo permetterci un presidente che le lobby delle armi tengono in tasca. Io non voglio cancellare il secondo emendamento. Non sono qui per togliervi le armi. Non voglio che veniate colpiti da qualcuno che non avrebbe dovuto possedere armi. Mi rifiuto di pesare che non possiamo trovare un compromesso. Dobbiamo superare le differenze e non solo sulle armi, ma sulle razze, l'immigrazione e molto altro.