Esteri

Usa, i ribelli votano Trump. McCarthy bocciato ancora: 11 volte consecutive

Lo stallo alla Camera gela l'America. I Repubblicani non riescono ad eleggere il loro speaker, il candidato ufficiale continua a perdere voti

Usa, uno stallo così alla Camera non si registrava dal 1859

Bocciato per l'undicesima volta consecutiva dai suoi colleghi di partito, il Repubblicano Kevin McCarthy sta battendo ogni record negativo alla Camera, è il primo Speaker a non essere eletto al primo turno da cento anni e un'attesa così lunga per eleggere un alto rappresentante non si registrava dal 1859. Ma non è ancora la più lunga di sempre. Per eleggere alla guida della Camera il rappresentante del Massachusetts Nathaniel Banks, nel 1855, furono necessari due mesi e 133 votazioni con la fumata bianca che arrivò solo il 2 febbraio del 1856 quando Banks ebbe la meglio per 103 voti a 100 sul rappresentante William Aiken, della South Carolina. La Camera dei rappresentanti Usa ha approvato una mozione con cui ha aggiornato il voto l'elezione del suo nuovo Speaker a mezzogiorno dell'Epifania (le 18 in Italia).

Un nuovo schiaffo per il candidato ufficiale della maggioranza repubblicana, il 57enne Kevin McCarthy, che nemmeno nell'11ma e ultima votazione è riuscito a scalfire il muro dei ribelli del Grand Old Party e si è fermato a 200 voti. Il leader della minoranza democratica, Hakeem Jeffries, ha fatto il pieno dei 'suoi' 212 voti, sette voti sono andati a Kevin Hern, sostenuto dai ribelli Gop, uno a Donald Trump e altri 12 a vari candidati. I negoziati andranno avanti per il quarto giorno per cercare di arrivare finalmente a una fumata bianca per la guida della Camera bassa riconquistata a fatica dal Grand Old Party nel voto di Midterm.