Esteri
Usa, i ricchi votano democratico e i poveri repubblicano
La sorprendente analisi di uno studio del Brooking Institute di Washington
‘Le aree dell’America che hanno votato per Joe Biden producono il 70% del PIL dell’intero Paese, mentre quelle che hanno scelto Donald Trump contribuiscono per il 29% ’ è quanto rileva a sorpresa uno studio del Brooking Institute, un’Organizzazione indipendente di ricerca di Washington.
Lo studio, in sintesi, conferma che nel Paese esistono due economie con due visioni radicalmente opposte che difficilmente convergono.
Nella maggioranza le città e i centri urbani americani si sono tinti di azzurro (dem) mentre il resto del territorio costituito da una maggioranza di popolazione rurale è diventata tutta rossa(rep).
‘Questa -conferma Mark Muro uno dei coautori dello studio-è una fotografia di un’economia squilibrata che non è particolarmente buona per nessuno’.
‘Più è alto il Pil di una Contea, più i suoi residente prosperano.La concentrazione di ricchezza e di guadagni nei centri urbani, rispetto alle aree rurali va avanti-conferma il ricercatore-da almeno venti anni ma negli ultimi anni è cresciuta con preoccupante velocità. Il boom delle imprese tecnologiche ha accentuato queste divisioni perchè ha creato economie altamente urbane che hanno creato ricchezze , e quindi divisioni e soprattutto frustrazione. Trump è riuscito a cavalcare questo sentimento e i risultati del 2016 e di oggi ne sono una conferma’.
‘Dal 2016 l’indice Nasdaq, che concentra nella maggioranza gradi imprese tecnologiche, è salito del 125%. Dal 2016 la Silicon Valley, che è ubicata al centro della democratica California, ha visto salire vertiginosamente il valore delle sue imprese come Uber, Spotify e Roku. Questi guadagni-ripete Muro- però non sono arrivati alle popolazioni rurali fuori dalle città ma hanno arricchito le classi culturalmente elevate cittadine e le economie di scala che vivono intorno alle città’.
Nello studio si sottolinea che il Presidente eletto Joe Biden ha concentrato il suo messaggio nelle parola riunire. Per ottenerlo però deve riuscire a coinvolgere le grandi aree rurali del Paese in una maniera tale da farle diventare parte di questa crescita poderosa.
‘Quello che ci dicono i dati-conclude Muro-è che il Partito Repubblicano rappresenta sempre più le economie più deboli in luoghi che sono più in ritardo negli indicatori di prosperità. Infatti, sette delle 12 contee con il PIL più alto vinto dai repubblicani nel 2016, quest'anno hanno votato per Biden. Quindi il Partito Repubblicano è sempre più il partito delle piccole città e delle aree rurali americane e non un partito delle sue principali economie urbane. Questo era vero prima, ma è diventato ancora più vero adesso’.
Potrebbe essere ,conclude l’analisi, che le politiche di Biden siano effettivamente più favorevoli alle popolazioni che hanno votato Trump ma tutto ciò dipenderà dalla composizione del Senato, che non sarà definita con certezza fino a gennaio. Ma mai come adesso le divisione hanno raggiunto un livello allarmante.