Esteri
Usa, l’immigrazione illegale il tallone d’Achille di Biden
1,2 milioni di illegali arrestati al confine. Trump attacca i democratici
Joe Biden ha sicuramente avuto risultati immediati e visibili sia sulla lotta al Coronavirus sia nel rilancio dell’economia americana. Il suo vero tallone d’ Achille è ancora il confine con il Messico.
1,2 milioni di arresti di immigrati illegali sono stati infatti confermati dallo scorso ottobre, una cifra mai superata da oltre 15 anni.
L’ultimo mese di giugno è rimasto in crescita con più di 188.000. Un aumento del 4,5% rispetto a maggio.
E su questi numeri la battaglia politica è esplosa con da una parte i repubblicani che parlano di invasione e chiedono una mano pesante al confine e dall’altra i democratici che vogliono tempo e pazienza per rimettere a posto i danni causati dall’Amministrazione Trump.
Del numero totale di arresti nel confine sud americano 76.751 sono persone provenienti dall’Honduras, Guatemala ed El Salvador. La maggior parte migranti in fuga dalla povertà, dalla violenza e dai disastri climatici.
Il numero di migranti provenienti da questa regione è aumentato dell'11% rispetto a maggio, ma in diminuzione rispetto ad aprile (79.200) e marzo (85.600).
Se il trend non si arresterà il 2021 potrebbe diventare l’anno con il maggior numero di arresti dal 2000, quando furono arrestate 1,7 milioni di persone.
I messicani continuano ad essere il gruppo di migranti che arriva di più negli Stati Uniti. Dopo l’incontro che il vicepresidente americano Kamala Harris ha avuto con il Presidente Andrés Manuel López Obrador l'attraversamento illegale sembra essere calato rispetto a maggio (64.854 rispetto a 71.000). Le autorità messicane, su richiesta di Washington, hanno inasprito le operazioni di immigrazione per interrompere il flusso di persone che raggiungono il Rio Grande.
La pandemia, però, ha costretto il governo di Donald Trump ad adottare una direttiva di emergenza, nota come Titolo 42, che permette l'espulsione immediata delle persone in arrivo.
Il Messico è diventato non solo un paese di transito ma pure di destinazione.
Il governo messicano ha confermato che le richieste di asilo nella prima metà del 2021 sono state le più alte di sempre. Solo a giugno hanno superato quota 10.400, per aggiungere quest'anno più di 51.000 finora, 20.000 in più rispetto allo stesso periodo del 2019.
Donald Trump è stato di recente al confine in Texas dove aveva iniziato a costruire il muro. La visita è stata perfetta per gettare acqua sul fuoco su una situazione oggettivamente critica.
L'ex presidente ha incontrato alcune autorità locali dello stato repubblicano, che gli hanno mostrato tutto il loro disappunto per il caos.
Sceriffi ed ex funzionari dell'amministrazione repubblicana hanno criticato la politica sull'immigrazione di Biden ritenendo il presidente responsabile per l'aumento della criminalità e l'ondata di violenza registrata in alcune città.
“Tutto quello che Biden doveva fare era andare in spiaggia. Se non avesse fatto nulla, avremmo il confine più sicuro mai visto, stava migliorando", ha scherzato Trump, convinto che il tema dell’immigrazione possa aiutarlo nella sua battaglia per rimanere visibile e ripresentarsi alle prossime presidenziali. Una battaglia appena cominciata.