Esteri

Usa, la pandemia è fuori controllo dice il Capo dello Staff della Casa Bianca

di Daniele Rosa

Mark Meadows segue la strategia negazionista di Donald Trump

Il Capo dello Staff della Casa Bianca,Mark Meadows, ha confermato che la pandemia negli Stati Uniti non è sotto controllo e i contagi stanno crescendo in tutto il Paese con quasi 9 milioni di persone positivi al virus e oltre 229000 vittime e ieri ha toccato il record di casi. oltre 84000 in un giorno. 

E ha aggiunto a Jake Tapper, conosciuto anchorman della CNN ‘ Non stiamo riuscendo a controllare la pandemia ma stiamo soltanto aspettando il vaccino o altri farmaci curativi’.

I commenti del capo dello staff del Presidente Donald Trump arrivano nel momento in cui i casi di coronavirus praticamente in tutti i 50 Stati del Paese e l' Amministrazione continua a ignorare costantemente i consigli degli esperti sanitari del governo di indossare mascherine, distanza sociale ed evitare i grandi raduni come condizioni irrinunciabili per frenare la diffusione del virus.

Senza tralasciare che la White House sta nuovamente diventando un cluster di infezione dato che almeno cinque persone del cerchio ristretto del Vice Presidente Mike Pence sono risultate positive.

Alla domanda sul perchè il Paese non riesce a contenere la diffusione Meadows ha detto che 'il motivo è che il virus è contagioso proprio come l’influenza.Quello che dobbiamo fare è assicurarci di avere i farmaci, i trattamenti o i vaccini adeguati per evitare che la gente muoia per questa malattia’.

Nonostante questa situazione critica anche nel cerchio della Vicepresidenza, Pence continuerà a portare avanti la campagna elettorale. Sia lui che la moglie sono risultati negativi al virus.

Ma ormai la strategia di Trump e della sua amministrazione è chiara, dimenticare il problema della pandemia che. secondo lui è stata enfatizzata dai media contro ed invece aspettare al dopo elezioni dove, ‘magicamente’, il virus sparirà.

Ma gli americani che vedono i numeri crescere ogni giorno crederanno davvero alle ‘certezze sanitarie’ del loro Presidente?