Esteri

Usa, San Francisco: ricercatrice cinese fugge da Fbi e si rifugia al consolato

Si tratta della ricercatrice della University of California Davis, Juan Tang. È accusata di aver mentito nella richiesta del visto agli Stati Uniti

Usa, San Francisco: ricercatrice cinese fugge da Fbi e si rifugia al consolato

Una ricercatrice cinese accusata di avere mentito all’Fbi sulla sua affiliazione all’Esercito di liberazione opolare (Elp) si è rifugiata al consolato cinese di San Francisco. È l’ultimo capitolo di tensione nella disputa diplomatica tra Cina e Stati Uniti, all’indomani dell’ordine del dipartimento di Stato Usa di chiudere entro venerdì il consolato cinese di Houston in Texas motivato dalla necessità di proteggere la proprietà intellettuale Usa e i dati dei cittadini. La ricercatrice della University of California Davis, Juan Tang, viene citata in un documento giudiziario riportato dal sito web di informazione Axios, risalente al 20 luglio scorso, in cui compaiono anche altri nomi di persone con legami con l’Elp accusate di essersi recate in California con l’obiettivo di sottrarre proprietà intellettuale da istituti universitari.

Il servizio nell'esercito cinese

Tang è accusata di avere mentito nella sua richiesta di visto per gli Usa, dichiarando di non avere prestato servizio nell’esercito cinese, nonostante da un’indagine dell’Fbi emergano sue foto in divisa e il suo rapporto la Air force military medical University cinese. Da una perquisizione nel suo appartamento, compiuta nello stesso giorno del suo interrogatorio condotto dagli agenti federali, sarebbero state trovate ulteriori prove della sua affiliazione, e gli agenti Usa ritengono che la donna si sia a un certo punto rifugiata al consolato cinese di San Francisco, dove si pensa si trovi ancora oggi. Il caso di Tang e di altri ricercatori dimostrerebbe, per l’Fbi, che il governo cinese è “determinato a proteggere i suoi funzionari dall’azione penale negli Stati Uniti”.