Esteri
Usa, un Independence Day in maschera e senza fuochi artificiali
Il week end di festa potrebbe essere la ‘tempesta perfetta’ per la rinascita del virus.
Il 4 luglio è , probabilmente la festa più importante celebrata dagli americani insieme al Thanks Giving Day. La festa della celebrazione dell’indipendenza del 1776 dal re britannico Giorgio III. Feste in famiglia, barbecue sulla spiaggia,eventi, parate e tanti tanti fuochi artificiali che domani, straordinariamente, non ci saranno o verranno fatti ma praticamente senza pubblico. Un po’ come una partita di calcio senza spettatori. Certo perchè con i casi che stanno crescendo gli americani stanno cominciando a capire che, per vincere il Coronavirus, bisogna fare come l’Italia e l’Europa, ovvero prenderlo sul serio. Il 'liberi tutti’ di alcuni Stati ha portato soltanto a far crescere i contagi, abbassare l’età dei contagiati e a ricominciare a riempire gli ospedali. Ed allora siccome l’Indipendence Day potrebbe essere la tempesta perfetta per far ripartire il virus, nonostante l’ottimismo di Trump, si torna indietro.
'Da oggi i texani dovranno indossare le maschere in pubblico’ l’ordine è stato firmato dal Governatore del Texas Greg Abbott.
‘Abbiamo voluto mantenere i locali e le attività di business aperte affinché tutti possano continuare a guadagnarsi uno stipendio- ha detto il Governatore-ma abbiamo il dovere di chiedere a tutti di fare la propria parte nel proteggere se stessi e gli altri indossando le maschere negli spazi pubblici’.
L’ordine riguarda tutti con alcune eccezioni, le persone che sotto la responsabilità del medico non possono per svariati motivi indossare alcuna copertura sul volto e i fedeli che partecipano alle funzioni religiose( anche se sono fortemente incoraggiati a farlo). Le misure si sono rese necessarie dal forte aumento dei casi (8000 in un giorno) per un totale di 179000 mila.
La ragione dell’aumento dei casi è spiegata da un membro del Dipartimento della Salute americano, dr.Brett Giroir ’ Non c’è dubbio che la crescita dei contagi non sia da relazionare con l’aumento dei tamponi ma è evidente che siamo presenti ad un aumento dell’infezione’.
Anche Giroir come tanti membri della task force della Casa Bianca ha raccomandato la social distancing, l’igiene delle mani e l’uso delle maschere in pubblico.
’Sappiamo che il Memorial Day con tutte le sue celebrazioni è stato un grande momento di diffusione del virus-ha confermato Dean Sidelinger, membro del Dipartimento della Salute dell’Oregon-e non vorremmo che accadesse la stessa cosa per l’indipendence Day’.
'Il 4 luglio potrebbe essere la ‘tempesta perfetta ‘per scatenare il virus’ confermano sanitari del Medical Center di Boston. I viaggi, le vacanze , le riaperture, gli eventi e le feste per la festa più sentita dagli americani possono davvero costituire un veicolo di trasmissione e diffusione del virus senza precedenti.
Il Governatore della Georgia Brian Kemp ha incoraggiato fortemente i cittadini a indossare le maschere nel week end nonostante nello Stato non sia stato emesso alcun ordine. ‘Non siamo ancora fuori dal pericolo, non siamo ancora fuori dalla foresta, e non possiamo essere compiaciuti’ ha esortato Kemp chiedendo per l’ennesima volta ai cittadini di lavarsi spesso le mani, indossare maschere e stare a distanza di sicurezza. Lo Stato ha avuto 81000 contagi e 2800 morti.
La California è stata uno dei primi stati a richiudere ed organizzare misure di contenimento. I 28 milioni di californiani che andavano nei bar , ristoranti adesso avranno almeno il 70% delle attività ricreative chiuse. Compresi zoo, musei e parchi per almeno tre settimane.
Anche il Michigan ha chiuso tutti i bar al coperto.
Lo stesso atteggiamento per Florida,Louisiana, Idaho,Maine e Nevada che hanno visto crescite esponenziali del numero dei contagi. Tutti hanno bloccato la partenza della fase tre e in molti casi, soprattutto per le feste dell’Indipendence Day hanno chiuso locali, spiagge e parchi.
La buona notizia riguarda il vaccino. L’obiettivo dell’Amministrazione americana è di averlo per fine dicembre o al massimo ai primi di gennaio del 2021. FDA ha dato autorizzazione per i trial con diversi potenziali vaccini in quella operazione che è passata abbastanza sottotraccia chiamata OperationWarp Speed Initiative con l’obiettivo di avere 300 milioni di dosi di vaccino per inizio d’anno.
Ma anche se Trump, alla faccia dell’Europa, ha già comperato tutta la produzione della azienda californiana che produce il Remdesivir, un farmaco che aiuta ma non risolve, gli americani cominciano ad avere paura e a prendere sul serio i consigli che, solo un mese fa, hanno fatto cadere nel vuoto.
Sarà sufficiente? Le prossime tre settimane saranno davvero decisive.