Esteri

Usa: "Volo ucraino colpito dall'Iran". Teheran: "Sono voci senza senso"

Ucraina-Iran, colloquio telefonico fra Zelensky e Rohani su incidente aereo

Iran, aereo abbattuto da batteria anti-aerea Teheran (media Usa)

"Qualcuno potrebbe aver fatto un errore" ha commentato il presidente Usa, Donald Trump, interpellato su cosa possa esser accaduto all'aereo ucraino precipitato a Teheran. Il volo ucraino, che si è schiantato mercoledì, appena dopo il decollo, "E' stato colpito da un missile di una batteria anti-aerea iraniana". Ha riferito un funzionario del Pentagono, insieme a un alto funzionario dell'intelligence statunitense e un funzionario dell'intelligence irachena a Newsweek. Le due fonti del Pentagono hanno aggiunto che l'incidente non è stato intenzionale. 

Iran, Teheran: senza senso le voci di missili contro aereo ucraino

Le autorità di Teheran affermano che "non hanno senso" le voci su missili iraniani come causa dello schianto, ieri, del volo della compagnia aerea ucraina Uia. "Numerosi voli nazionali e internazionali volavano contemporaneamente nello spazio aereo iraniano alla stessa altezza e questa storia dell'attacco missilistico contro l'aereo non può assolutamente essere esatta", si lege in una nota del ministero dei Trasporti iraniano. "Queste voci non hanno senso", aggiunge il testo, in cui si cita Ali Abedzadeh, capo dell'Organizzazione per l'aviazione civile dell'Iran e viceministro dei Trasporti. Entrambe le scatole nere del Boeing 737-800 della compagnia aerea ucraina Uia sono state danneggiate. E' quanto ha scritto nella sua relazione preliminare il capo dell'Organizzazione per l'aviazione civile dell'Iran, Ali Abedzadeh, a quanto riferisce la Cnn. "Entrambi i dispositivi sono stati danneggiati dalle fiamme e dall'incidente", si legge nel rapporto, "sulle parti della memoria di entrambe le scatole nere sono visibili danni fisici". 

Abedzadeh ha aggiunto che l'aereo si è alzato a un' "altitudine di 8 mila piedi" prima di sparire dagli schermi dei radar e "poi cadere a terra". Non ci sono stati stati messaggi radio dal pilota prima dello schianto, conferma il rapporto, secondo il quale il volo si stava dirigendo a Ovest dell'aeroporto e quando si sono presentati "problemi" ha virato a destra e poi si è schiantato mentre cercava di tornare all'aeroporto.     Il destino delle scatole nere rimane incerto: non è chiaro se l'Iran abbia la tecnologia per decifrarne i dati, mentre Teheran ha già annunciato di non volerle consegnare agli Usa. Di solito, se un Paese teatro di un disastro aereo non ha la strumentazione per analizzarne i dati, le scatole nere vengono consegnate a chi ha esperienza e mezzi per leggere le informazioni che contengono sul volo: in genere, Usa, Regno Unito, Francia e Australia. Secondo la Cnn, i due dispositivi potrebbero quindi essere inviati alla Russia, al momento un alleato di Teheran. Lo scenario peggiore che potrebbe compromettere le indagini, è quello in cui gli iraniani tentano di decifrare i dati, senza gli strumenti necessari, distruggendoli. 

INCIDENTE AEREO IRAN: PER TEHERAN 'PROBLEMA TECNICO'

Un "problema tecnico" sarebbe stato all'origine dell'incidente che ieri ha visto coinvolto un aereo ucraino precipitato subito dopo il decollo dalla capitale iraniana Teheran. "L'aereo ha preso fuoco a causa di un problema tecnico e questo ha provocato l'incidente", ha detto il ministro dei Trasporti, Mohammed Eslami. Secondo l'agenzia iraniana Isna, il ministro ha così respinto le teorie che parlano di un incidente "sospetto". 

Ucraina-Iran, colloquio telefonico fra Zelensky e Rohani su incidente aereo

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come scrive Agenzia Nova, avra' oggi una conversazione telefonica con l'omologo iraniano, Hassan Rohani, per rafforzare la cooperazione nelle indagini sull'incidente del volo 752 dell'Ukraine International Airlines avvenuto ieri nei pressi dell'aeroporto di Teheran. "Oggi terro' una conversazione telefonica con il presidente dell'Iran in merito al rafforzamento della cooperazione con la parte ucraina al fine di stabilire la verita'", ha detto Zelensky in un video pubblicato sul canale Telegram dell'ufficio presidenziale di Kiev. Il capo dello Stato ucraino ha inoltre invitato la comunita' internazionale, incluso il Canada, a partecipare alle indagini. Sempre come riferisce Agenzia Nova, Il Boeing 737-800, in volo verso Kiev, e' precipitato ieri vicino all'aeroporto internazionale Imam Khomeini di Teheran subito dopo il decollo, provocando la morte di tutte le 176 persone a bordo. La maggior parte delle persone decedute erano cittadini iraniani e canadesi. Zelensky ha incaricato il procuratore generale ucraino di aprire un'indagine sul tragico incidente.

Iran, aereo caduto:  precipitato dopo un "incendio". IL PUNTO

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, non ha escluso l'ipotesi dell'attacco: "Tutte le possibili interpretazioni su quanto accaduto devono essere esaminate", ha scritto in un post su Facebook, aggiungendo che esperti ucraini andranno a Teheran per collaborare alle indagini e per recuperare i corpi dei connazionali. ​L'ambasciata ucraina a Teheran, ha ritirato la sua dichiarazione con la quale aveva inizialmente attribuito l'incidente ad un guasto al motore. Kiev e Teheran si sono accordati per "coordinarsi in modo stretto" tra i rispettivi team di indagine, ma l'Iran si è comunque rifiutato di consegnare le due scatole nere recuperate alla Boeing. Il colosso americano che ha costruito il velivolo deve essere coinvolto nell'indagine sul disastro, avvenuto poche ore dopo l'attacco iraniano a due basi militari Usa in Iraq, in risposta all'uccisione del generale Qassem Soleimani in un raid americano a Baghdad.

La decisione dell'aviazione civile iraniana ha alimentato i dubbi, mentre la sciagura riportava alla memoria l'abbattimento con un missile del volo Amsterdam-Kuala Lumpur sui cieli dell'Ucraina orientale nel 2014, durante il conflitto tra Kiev e i separatisti filo-russi. Alla luce delle tensioni nella regione e di questo incidente dai contorni ancora nebulosi, buona parte delle maggiori compagnie aeree internazionali hanno riorganizzato le loro rotte aeree per evitare i cieli di Iran e Iraq. Il National Transportation Safety Board negli Stati Uniti, che spesso prende parte alle indagini sugli incidenti aerei in altre parti del mondo, ha dichiarato di non essere ancora stato invitato a collaborare. "​Gli investigatori dovrebbero considerare un attacco "in cima alla loro agenda", ha dichiarato al New York Times l'ex amministratore delegato Peter Goelz.