Esteri

Usa,‘Game is over Mr. Trump’ anche la Pennsylvania conferma Biden

di Daniele Rosa

Le cause intentate dal repubblicano falliscono una dopo l’altra

E l’azione legale di Donald Trump si è schiantata pure in Pennsylvania. Il Tribunale Supremo ha infatti rigettato la richiesta di annullamento della vittoria di Joe Biden nell’importante Stato.

L’attuale Presidente in carica aveva infatti riposto le sue ultime chance nel massimo organo di giustizia, a maggioranza conservatrice,  per risolvere a suo favore le battaglie legali. La prima risposta del Supremo è stata negativa per il repubblicano. I giudici hanno votato infatti a favore di non  bloccare una sentenza della più alta corte della Pennsylvania, che ha respinto la causa repubblicana per brogli nei voti per corrispondenza.

I legali, guidati dal membro del Congresso repubblicano Mike Kelly, hanno chiesto al tribunale statale di cancellare i 2,5 milioni di schede elettorali spedite che ritenevano irregolari o di ordinare ai legislatori statali di eleggere, indipendentemente dal voto popolare, i delegati che si recheranno per conto dello Stato alla nomina ufficiale del 14 dicembre.

‘Uno scenario dove sarebbe stato sovvertito e ignorato-secondo i legali della Pennsylvania-il voto popolare’.

La sentenza della Corte di Cassazione pubblicata ieri consisteva in un'unica sentenza approvata all'unanimità ‘La richiesta di provvedimento cautelare presentata al giudice Samuel Alito e da lui inoltrata alla Corte è stata respinta’.

Ma anche questo nuovo flop sembra non bastare al tycoon che continua ad intentare nuove cause  e appelli contro le sentenze già respinte nelle corti d'appello statali.

Il governatore democratico dello Stato, Tom Wolf, ha già certificato la vittoria di Biden e i 20 elettori si riuniranno il 14 dicembre per votare a favore del democratico.

La Corte Suprema della Pennsylvania si è pronunciata contro i querelanti, sostenendo che il reclamo andava contro una legge statale del 2019 che consente il voto per posta senza bisogno di spiegazioni. ‘Al momento in cui questa causa è stata presentata il 21 novembre 2020, milioni di elettori della Pennsylvania avevano già espresso la loro volontà sia alle primarie di giugno 2020 che alle elezioni generali di novembre 2020’ ha detto la Corte.

Inoltre i procuratori dello Stato hanno i legali di Trump di voler costituire una delle ‘vertenze della magistratura più drammatiche e dirompenti nella storia della Repubblica. Nessun tribunale ha mai emesso un ordine per annullare la certificazione di un governatore dei risultati delle elezioni presidenziali’.

Normalmente la Corte Suprema degli Stati Uniti non contesta le decisioni degli organi statali in merito alle elezioni.

Biden ha ottenuto in Pennsylvania il 50% dei voti contro il 48,8% a favore di Trump. Il presidente eletto ha ottenuto 306 voti nel collegio elettorale, superando i 270 necessari per raggiungere la Casa Bianca. Anche se il repubblicano avesse ottenuto la vittoria in Pennsylvania, con 20 voti elettorali, il democratico sarebbe comunque il vincitore delle elezioni presidenziali.

A più di un mese dalle elezioni, Trump non ammette ancora la sconfitta, e ha intrapreso un'offensiva giudiziaria che, ad oggi, ha raccolto solo umilianti sconfitte.

Prima che la decisione della Corte suprema fosse nota, Trump ha incoraggiato i suoi sostenitori ad ‘avere il coraggio’di ribaltare i risultati. ‘Vediamo se qualcuno ha il coraggio, un legislatore o legislatori statali, un magistrato della Corte suprema o diversi giudici della Corte suprema di fare ciò che tutti in questo paese sanno che è la cosa giusta da fare’.

Nonostante l’ennesimo ‘crash’ il procuratore generale del Texas Ken Paxton ha intentato un’altra causa presso la Corte Suprema per contestare i risultati delle elezioni in Georgia, Michigan e Wisconsin.

Paxton, un grande sostenitore di Trump, ha accusato i tre Stati, che hanno regalato a Biden la vittoria, di aver ‘inondato i propri cittadini con candidature e schede illegali’.

La causa cerca di impedire agli elettori statali di votare il 14 dicembre in base a schede ‘illegali e costituzionalmente contaminate’, ma al momento non ci sono prove di prove di accuse.