Esteri

Vaticano, Raul Castro vede Papa Bergoglio: "Grazie per il riavvicinamento con gli Usa"

"Ho ringraziato il Santo Padre per il suo contributo al riavvicinamento tra Cuba e gli Stati Uniti". Un altro presidente cubano ha avuto un’udienza privata con il Papa, dopo la storica visita di Fidel nel 1996 a Giovanni Paolo II. Raul Castro ha voluto approfittare del suo tour di questi giorni tra Algeria e Russia (a Mosca sabato ha assistito alla grande parata per i 70 anni della vittoria sul nazismo) per inserirvi anche una visita a Bergoglio, Pontefice cui ha riconosciuto pubblicamente un ruolo chiave nel recente disgelo tra Cuba e gli ex nemici Stati Uniti. In una visita definita "strettamente privata", il presidente cubano ha visto il Papa alle 9.30, visita al termine della quale Castro ha ringraziato pubblicamente il Pontefice per la mediazione svolta nel riavvicinamento tra L’Avana e Washington.

Tra i temi sul tavolo dell’incontro con Francesco sicuramente quindi il disgelo in atto con gli Stati Uniti, annunciato il 17 dicembre scorso, e più in generale la crescente apertura di Cuba verso il contesto internazionale. "Lo stesso viaggio del Papa a Cuba ha questa dimensione e questa proiezione di approcciare l’apertura dell’isola", ha sottolineato in questi giorni il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, capo della diplomazia vaticana. E la stessa scelta di Raul Castro di voler incontrare il Papa, facendo tappa a Roma da Mosca, evidenzia la volontà di un gesto speciale, quasi eccezionale per contraccambiare quanto fatto dal Pontefice a favore dei buoni rapporti tra L’Avana e Washington, inesistenti da oltre 50 anni.

Non a caso il quotidiano del Partito comunista cubano "Granma" nel suo articolo dedicato alla visita di Castro in Italia aveva sottolineato: "Il Sommo Pontefice, che ha annunciato recentemente una visita a Cuba in settembre, ha offerto il suo appoggio nel miglioramento dei rapporti fra gli Stati Uniti e l'isola, gesto che fu riconosciuto da Raul nel suo discorso di fine 2014.

Al termine Castro ha fatto visita a Palazzo Chigi al presidente del Consiglio Matteo Renzi con temi più politici. Nella conferenza stampa un accenno ai diritti umani per poi tornare al disgelo con gli Usa e concludere: "Noi non avremmo mai dovuto essere inclusi nella lista dei paesi terroristi. Forse il prossimo 28 maggio il Senato degli Stati Uniti ci toglierà da questa famosa lista".