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Putin confessa: "Le sanzioni ci danneggiano". Kiev annuncia la controffensiva

di Redazione Esteri

Dal Cremlino arriva la conferma che l'economia russa sta patendo le sanzioni occidentali. L'Ucraina annuncia la controffensiva

Guerra Ucraina, la Svezia convoca l’ambasciatore russo dopo la minaccia di ritorsioni

La Svezia ha annunciato di voler convocare l'ambasciatore russo a Stoccolma dopo che questi ha minacciato che il Paese nordico e la Finlandia sarebbero diventati "bersagli legittimi" di "ritorsioni" da parte di Mosca, anche "militari", una volta entrati nella Nato. "Se qualcuno crede ancora che ciò migliorerà in qualche modo la sicurezza dell’Europa, può star certo che i nuovi membri del blocco ostile saranno un obiettivo legittimo per le misure di ritorsione della Russia, comprese quelle militari” si legge infatti sul profilo Facebook dell’ambasciata.

La risposta del capo della diplomazia svedese non si è fatta dunque attendere: "Il ministero degli Esteri convocherà l'ambasciatore russo per denunciare chiaramente questo trasparente tentativo di influenza".

Guerra Ucraina, Mosca: "Raggiungeremo comunque tutti gli obiettivi"

Nel frattempo il Cremlino ribadisce come tutti gli obiettivi dichiarati dell'operazione militare speciale saranno raggiunti "nonostante l'aumento dell'assistenza militare all'Ucraina da parte dell'Occidente”. A dichiararlo il segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Nikolay Patrushev, durante un incontro con i suoi omologhi dei Paesi membri dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai a Nuova Delhi. "Porteremo a termine la smilitarizzazione e la denazificazione dell'Ucraina e garantiremo l'integrità territoriale della Russia e la sicurezza della nostra popolazione". Aggiungendo poi che, nonostante "il comportamento provocatorio dell'Occidente nel contesto della crisi ucraina", la Russia è convinta che si debba evitare un confronto militare tra potenze nucleari. "La guerra ibrida della Russia con i Paesi ostili durerà a lungo" ha dichiarato invece il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato da Interfax.