Fondazione Cariplo e innovazione digitale
Grandi potenzialità per le iniziative del non profit sono legate all’evoluzione delle fondazioni bancarie, le istituzioni più potenti sotto il profilo patrimoniale e finanziario. Sono istituzioni di origine antica, che hanno promosso, e per lungo tempo gestito, iniziative bancarie originariamente finalizzate ad alleviare il problema dell’usura e della disponibilità del credito per le classi più umili.
In questi giorni si parla molto di Quaestio, la sgr delle Fondazioni per salvare le banche italiane, nella quale l’apporto fondamentale sembrerebbe essere stato quello di Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo e dell’Acri, l’associazione delle Fondazioni bancarie.
Ma non solo di questo si occupa in questi giorni la Fondazione Cariplo. Presso BASE Milano, grande polo di open innovation del profit e del non profit, nasce Cariplo Factory, il primo polo sull’innovazione digitale e per il lavoro dei giovani, finanziato appunto con 10 milioni di euro in tre anni dalla Fondazione Cariplo. Una grande casa dedicata alla creatività dei giovani, messa a disposizione dal Comune di Milano e che vede coinvolti grandi nomi come Microsoft, Fastweb, Terna, Novartis.
L’obiettivo più importante è di non creare un’iniziativa solo di moda, di breve durata, ma qualcosa che possa servire davvero ai giovani e che sia di stimolo alle aziende per migliorare se stesse.
Giuseppe Guzzetti ci ricorda, nel suo intervento alla presentazione di Cariplo Factory, che questa è la risposta a che cosa noi riserviamo ai giovani per il loro futuro: in realtà le fondazioni di per sé non risolvono alcun problema, sono le persone che ci lavorano la loro vera forza. In questo caso assistiamo alla chiusura del cerchio: l’interesse per i giovani, per le ricerche destinate ai giovani, in un luogo fisico, con enti, imprese, grandi industrie che guardano ai giovani come protagonisti. Non si tratta solo di un intervento finanziario, ma piuttosto di “visione”.
Anche Cristina Tajani, in rappresentanza del Comune di Milano, sottolinea “l’importanza dell’economia della conoscenza” e di trasformare il modello in qualcosa di adatto al nostro Paese, qualcosa “all’italiana”. E conclude: “Milano risponde così alla crisi occupazionale, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato”.
Cariplo Factory opera grazie a piattaforme realizzate in collaborazione con players qualificati come Microsoft, che affiancherà il proprio progetto GrowITUp finalizzato a far crescere le startup italiane sui mercati internazionali. Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsoft Italia, tornato tre anni fa dopo 18 anni passati all’estero, ribadisce: “Insieme a Fondazione Cariplo abbiamo formato negli scorsi mesi 50.000 giovani, creato 1.500 opportunità di lavoro supportato la nascita i 300 startup” E conclude: “Riusciremo ad accelerare le migliori startup affinché possano scalare internazionalmente”.
Del resto l’obiettivo di Cariplo Factory è di offrire 10.000 job opportunities per i giovani nei prossimi tre anni. Con queste premesse l’obiettivo sembra più facilmente raggiungibile.
Anche Alice Corinaldi, che ha creato con Fondazione Filarete il canale di raccolta fondi “Do Solidale”, esso stesso startup innovativa, conferma la validità dell’operazione e il pieno appoggio alle iniziative di Cariplo Factory, mettendo a disposizione la sua esperienza nel fund raising e l’App “Hug tap to donate”, al link www.hugdonazioni.it
Paolo Brambilla