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Bayer apre una "serra intelligente" in Arizona: la Marana Greenhouse

La Marana Greenhouse, dal valore di circa 100 milioni di dollari, servirà come centro globale di progettazione del prodotto per il mais

di Lorenzo Zacchetti

Bayer ha annunciato l’apertura di una nuova “serra intelligente”, all’avanguardia e automatizzata, a Marana, in Arizona.

La scelta è stata spiegata dall’azienda “per proseguire nell’impegno globale di fornire ai coltivatori le soluzioni agricole più innovative, sostenibili e tecnicamente avanzate”.

La Marana Greenhouse, dal valore di circa 100 milioni di dollari, servirà come centro globale di progettazione del prodotto per il mais, l'unica coltura che vi sarà coltivato.

"Con questo nuovo impianto, Bayer sta reinventando il modo in cui viene effettuata la coltivazione delle piante e stabilendo gli standard per la sostenibilità ambientale", ha dichiarato Bob Reiter, Responsabile della ricerca e sviluppo per la coltura delle colture presso Bayer. "Per fare fronte alle sfide che gli agricoltori devono affrontare servono nuovi modi di pensare e di lavorare: questa struttura innovativa è uno dei tanti modi in cui Bayer intende portare avanti i suoi impegni con gli agricoltori".

Con una superficie coltivabile di oltre 27.000 metri quadrati, la Marana Greenhouse prevede il riciclo dell’acqua utilizzata per le colture. Inoltre, il 100% dei materiali raccolti verrà utilizzato per il compost e gli insetti benefici verranno utilizzati per ridurre le applicazioni di pesticidi.

La sua collocazione nel deserto dell’Arizona consentirà di utlizzare più giorni di calore e luce solare rispetto al Midwest, dove il mais viene coltivato in maniera tradizionale, ottenendo così tre/quattro cicli di raccolto ogni anno.

Inoltre, l’ambiente protetto delle serre preserverà le colture dall’esposizione a condizioni meteorologiche avverse, prevenendo ritardi nello sviluppo di nuovi semi.

"Ogni investimento in innovazione è un investimento in un'agricoltura più sostenibile per la prossima generazione e gli effetti vanno ben oltre un sito produttivo", ha aggiunto Reiter. "Gli ibridi di mais sviluppati qui, in diversi ambienti di coltivazione e scenari meteorologici, porteranno innovazioni per i coltivatori in ogni parte del mondo."