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Grammatura ridotta, l'allarme dell'esperto: "I marchi ci prendono in giro"

di Redazione Food

Sempre più marchi riducono la quantità di prodotto nelle confezioni

Shrinkflation, Massimiliano Dona lancia l'allarme sulle pratiche illecite di tantissime aziende

Il fenomeno della shrinkflation è ormai conosciuto ai più e ampiamente diffuso. Sono infatti molti i marchi, per qualsiasi categoria merciologica, che hanno ridotto la quantità di prodotto presente in una confezione senza ridurne il prezzo. Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, ha lanciato l'allarme in merito ad alcune pratiche poco trasparenti da parte di diverse aziende.

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I clienti al supermercato dovrebbero controllare il prezzo al chilo e confrontare il peso riportato sull'etichetta delal confezione con quelli presenti su quelle precedenti acquistate. Dona sottolinea però alcuni casi eclatanti durante un intervista sulla Rai: "Se il flacone è quello al quale eravamo abituati - afferma l'esperto parlando di detersivi - tutto ciò ci spinge a essere ancora più trascurati nella nostra scelta".

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Dona riporta di casi di flaconi riempiti solo a metà o di tonno in scatola, o ancora peggio salmone, in cui il prodotto occupa "soltanto lo spazio della finestrella, e tutto il resto del cartone serve solo a convincere il consumatore che sta comprando di più". Stesso discorso anche per le bustine di tè e tisane.