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ANBI presenta 'ANBI Air Force': droni che si alzano sui comprensori Italiani
Vincenzi (ANBI): "Nei Consorzi di bonifica c’è una grande capacità progettuale, promotrice di un modello irriguo sostenibile"
ANBI lancia 'ANBI Air Force': decine di droni che quotidianamente si alzano sui comprensori italiani
Nel panorama dell'innovazione italiana nel settore idrogeologico, spicca la presenza dell'ANBI Air Force, un'armata di droni e tecnologie avanzate che quotidianamente sorvolano i comprensori del Paese per garantire la sicurezza idrogeologica. Accompagnati da natanti radiocomandati e sonde specializzate, questi dispositivi rappresentano una novità sorprendente emersa durante il meeting sulle innovazioni promosso dai Consorzi di bonifica ed irrigazione.
L'evento, tenutosi a Vercelli e organizzato dall'Associazione Irrigazione Ovest Sesia nell'ambito della Planet Week, ha visto la partecipazione di figure professionali sempre più familiari agli organigrammi: i piloti di quadricotteri. “Abbiamo voluto essere in questo contesto, perché siamo consapevoli di quanto facciamo a servizio del Paese e vogliamo proseguire, aumentando la capacità di fare sistema. Nei Consorzi di bonifica c’è una grande capacità progettuale, promotrice di un modello irriguo sostenibile, che deve essere riconosciuto in un’Europa, da cui l’Italia è ancora troppo distante. La questione acqua è ormai un problema planetario”, ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue).
Nei Consorzi di bonifica, la capacità progettuale è indirizzata verso la realizzazione di un modello irriguo sostenibile, un obiettivo che assume particolare rilevanza in un contesto globale in cui la questione idrica è diventata un problema planetario. Se da un lato il presente della sostenibilità nel settore primario è rappresentato dal miglior consiglio irriguo di Irriframe e dalla certificazione volontaria Goccia Verde, dall'altro nuovi orizzonti si stanno aprendo grazie all'applicazione dell'Intelligenza Artificiale. Gli algoritmi addestrati per l'agricoltura di precisione e la salvaguardia idrogeologica stanno aumentando l'efficienza e riducendo tempi e costi.
La rete idraulica lungo la Penisola è quasi interamente automatizzata e controllata da remoto, con continui aggiornamenti e innovazioni. Si passa dai pannelli fotovoltaici galleggianti alle barriere per il recupero delle plastiche, fino a una concezione rinnovata della manutenzione dei corsi d'acqua, rispettosa dei ritmi naturali per favorire la conservazione degli ecosistemi. Tuttavia, i Consorzi di bonifica ed irrigazione sono consapevoli della complessità emergente legata alla gestione idrica in un contesto di crisi climatica. La sfida principale è trovare un punto di equilibrio tra le esigenze agricole e ambientali, valorizzando le molteplici funzioni connesse alla gestione dell'acqua sui territori. In questo contesto, emerge la richiesta che l'utilizzo delle acque reflue per l'irrigazione sia accompagnato da una certificazione di salubrità, redatta da un ente terzo.
“C’è una profonda ingiustizia in questo Paese, che non percepisce la differenza fra il contributo ai Consorzi di bonifica, che non gravano di oneri il servizio irriguo a servizio dell’agricoltura che produce cibo e la tariffa, imposta dalle società del servizio idrico integrato, che invece legittimamente puntano anche ai dividendi per i soci. L’Italia non ama la prevenzione, ma il futuro non può che essere legato ad un nuovo modello di sviluppo che abbia, al centro, la valorizzazione del territorio e la promozione della resilienza delle sue comunità”, ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.