Green
La Cina punta alle rinnovabili. Stop al carbone sulla via della seta
Il rapporto commissionato nel 2019 dalla BRI green Development Coalition è stato scritto da 5 ricercatori appartenenti al Ministero dell'Ambiente
Le linee adottate dal governo cinese per gli investimenti all’estero nell’ambito della Belt & Road vedono una preferenza per le energie rinnovabili come eolico e solare, a discapito degli investimenti sul carbone. Come si legge su rinnovabili.it, il rapporto è stato commissionato nel 2019 dalla BRI green Development Coalition e “può costituire il primo – timido – passo di Pechino verso il phase out del carbone che è necessario per centrare l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2060.”
Scritto da cinque ricercatori, questo rapporto è stato presentato dal Ministero dell’Ambiente (di cui fanno parte gli scienziati coinvolti) e dalla Commissione per lo sviluppo nazionale e le riforme che controlla i progetti di Belt & Road. Sulle linee guida ancora non si è pronunciato il Ministero del Commercio. Il documento potrebbe significare molto considerando che la Cina finanzia il 25% delle centrali a carbone in costruzione nel mondo e ha investito nell’ambito della BRI più di 40 miliardi di dollari.
Come sottolinea innovabili.it però questo documento non solo non è vincolante per l’intero apparato governativo cinese ma contiene solo delle raccomandazioni e non delle restrizioni, quindi “le sue conclusioni potranno subire delle modifiche o essere implementate conservando delle scappatoie”.