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Clima: siccità, ondate di caldo record e il flop della Cop27. Bilancio 2022
Cambiamento climatico, siccità, temperature record, eventi estremi e la diplomazia che arranca: l'anno, a tutti gli effetti, horribilis del clima
Se guardiamo poi all’Italia la situazione non è stata migliore. In base ai dati Cnr-Isac, ad oggi il 2022 è stato l'anno più caldo mai registrato dal 1800. L'aumento delle temperature è stata di quasi un grado centigrado più alto (0.96 °C) rispetto alla media calcolata nel trentennio 1990-2020, secondo le stime di Bernardo Gozzini, direttore del consorzio Lamma. L'incremento maggiore si è avuto nelle temperature massime che hanno segnato un incremento di 1,2 gradi, mentre per quanto riguarda le minime i dati fino a settembre pongono il 2022 al terzo posto come anno più caldo.
Nello specifico, due particolari eventi climatici hanno scosso il Paese: a settembre, nelle Marche, piogge eccezionali, in alcune località sono caduti tra i 300 e i 400 milimetri d'acqua, hanno colpito case, abitazioni e strade. Un alluvione scatenato prettamente dalle temperature anomale di questo anno e gli alti tassi di umidità. Ma anche la tragedia di Casamicciola ci ha ricordato la fragilità del nostro territorio. Tra il 25 e il 26 novembre scorsi un devastante alluvione ha colpito il comune di Casamicciola, sull’isola di Ischia, causando la morte di dodici persone.
Secondo i calcoli della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) in Italia continuano infatti ad aumentare gli eventi estremi legati al clima. Nel 2022 se ne sono registrati 130: è il numero più alto della media annua dell’ultimo decennio. Il verificarsi sempre più frequente di giornate con caldo record, alluvioni, grandinate, trombe d’aria e acquazzoni ha scosso l'intera comunità scientifica. Alessandro Miani, presidente della società, ha sottolineato come la crisi ambientale abbia la capacità “di influenzare l'intensità e il numero dei fenomeni meteorologici, rendendoli dunque più pericolosi e distruttivi”. Tra gli effetti più visibili del cambiamento climatico, ha messo in luce Miani, c’è appunto “l’anomala distribuzione delle precipitazioni, in riduzione entro una forbice compresa tra il 10 e il 60%”, che “sta prendendo sempre più la forma di eventi estremi concentrati in autunno-inverno, talora associati ad uragani mediterranei: 60 negli ultimi 40 anni, ma con previsioni di trre nuovi eventi annui. A causa nostra nubifragi, alluvioni, trombe d'aria e cicloni in futuro saranno più numerosi e distruttivi".