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Deforestazione, nuova ondata in Brasile: l'allarme di Greeenpeace

La richiesta crescente di carne e di soia sta mettendo in pericolo la sopravvivenza del popolo indigeno Karipuna: l'Italia è il terzo importatore in Europa

Nuova ondata di deforestazione in Brasile per la richiesta crescente di carne e soia: a lanciare l'allarme i sorvoli condotti ad agosto e settembre 2021 da Greenpeace Brasile in collaborazione con il popolo Indigeno Karipuna e il consiglio Indigeno Missionario (CIMI). La deforestazione che interessa il nord dello stato di Rondônia e mette a rischio la sopravvivenza del popolo Indigeno Karipuna, è legata alla conversione della foresta in pascoli per il bestiame, e apre la strada all'espansione delle piantagioni di soia, e quindi alla produzione ed esportazione di carne e soia in tutto il mondo, Unione europea inclusa. 

Con oltre 48 mila tonnellate di soia proveniente dalla Rondônia, nel 2020 l'Italia è stata il terzo principale importatore dell'Ue dopo Paesi Bassi e Spagna, e tra i primi cinque principali importatori di soia dallo stato brasiliano a livello internazionale. Tra gennaio e settembre di quest’anno, l'Italia ha importato dalla Rondônia quasi 23 mila tonnellate di soia, posizionandosi come quinto importatore dell'Ue e tra i primi 10 importatori a livello internazionale.