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Energia, l’elettricità diventa wireless: basta tralicci, si viaggia nell'aria
L’elettricità wireless funziona ed è scalabile. Servono solo dei ripetitori in grado di vedersi reciprocamente e può essere trasmessa senza fili per chilometri
Nikola Tesla aveva un sogno: trasmettere energia elettrica su lunghe distanze senza fili di rame. Elettricità wireless, in pratica. Il suo desiderio oggi potrebbe diventare realtà. Una startup neozelandese ci sta infatti lavorando, insieme al secondo più grande distributore di energia elettrica del Paese. Secondo quanto riportato da Dday.it, il primo vero esperimento di elettricità wireless, Tesla lo fece nel 1899 a Colorado Springs. Costruì un potente oscillatore all’interno di una struttura simile a una granaio con una torre di legno sormontata da un’asta di metallo di 43 metri con in cima una sfera di rame. L’esperimento, che fece letteralmente "tremare i pilastri del cielo" producendo tuoni a 20 chilometri di distanza, mandò in fiamme la dinamo della compagnia elettrica di Colorado Springs, lasciando al buio tutta la comunità.
Energia, il progetto di Emrod
La startup neozelandese che ha tra le mani la soluzione più sicura si chiama Emrod. Ha convinto il distributore elettrico Powerco del suo progetto: utilizzare una tecnologia in grado di spostare grandi quantità di energia elettrica tra due punti qualsiasi che possono essere uniti con dei ripetitori di linea. Emrod, da quanto riporta Dday.it, ha già un prototipo funzionante, ma ne sta costruendo uno per Powerco che fornirà soli pochi kilowatt ma che, a detta dell’azienda, può esse scalato con molta facilità. Il sistema utilizza un'antenna trasmittente e una rectenna ricevente, e tra di esse una serie di ripetitori quadrati sorretti da pali. La rectenna è un’antenna capace di convertire le microonde in corrente continua.
Emrod però ha specificato l’intervallo di frequenza in GHz di funzionamento, dichiara solamente che il sistema funziona in qualsiasi condizione atmosferica, comprese pioggia, nebbia e polvere, e la distanza di trasmissione è limitata solo dalla linea di vista tra ogni ripetitore, dandogli la possibilità di trasmettere potenza per migliaia di chilometri a una frazione dei costi di infrastruttura, dei costi di manutenzione e dell'impatto ambientale che una soluzione cablata impone. La potenza, da quanto fa sapere Dday.it, è irradiata direttamente tra questi punti specifici rappresentati da antenne e ripetitori che “allungano” il segnale, e si serve di un laser di sicurezza a bassa potenza che spegne immediatamente la trasmissione prima che qualsiasi oggetto, come un uccello, un drone, o un velivolo, possa toccare il fascio principale. Non è ben chiaro però cosa succederebbe se, per un malfunzionamento del laser di sicurezza, un oggetto si trovasse a essere colpito dal fascio di microonde.
Energia, meno costi più agilità
La start up vede in questo processo la chiave verso una sostenibilità maggiore, che spesso viene generata lontano da dove è necessaria e che si serve di canalizzazioni o grandi batterie di stoccaggio. La startup considera l’elettricità wireless anche nelle situazioni di emergenza, come delle interruzioni inaspettate di energia. La Emrod ha poi collaborato anche con le autorità di gestione dello spettro radio in Nuova Zelanda durante l'intero processo di sviluppo, in modo da soddisfare tutti gli standard di sicurezza anche quando la tecnologia raggiungerà livelli di potenza elevati. Tale processo ha anche aiutato Emrod a sviluppare le linee guida per le aziende che utilizzeranno la tecnologia.