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Fukushima, chiusi gli impianti eolici: erano il simbolo della ricostruzione
Il governo ha confermato la chiusura delle turbine eoliche di Fukushima a causa della bassa redditività. Incarnavano la rinascita dal post tsunami del 2011
Fukushima, l'annuncio della chiusura delle turbine eoliche
Il governo giapponese ha annunciato la decisione di chiudere le due turbine eoliche installate nella prefettura di Fukushima, che sono state il simbolo della ricostruzione nel post tsunami del 2011, citando la non redditività del progetto che è costato finora alle casse pubbliche 60 miliardi di yen. La decisione è stata presa nonostante l'obiettivo dichiarato dal governo di aumentare la produzione di energia eolica offshore del paese fino a 45 GigaWatt entro il 2040, dai soli 20.000 kiloWatt attuali, come parte del generale obiettivo di zero emissioni di CO2 entro il 2050. Proteste nei confronti del governo e al costruttore Marubeni Corp. sono giunte da parte delle comunità locali, che hanno accusato le autorità di una cattiva pianificazione e di aver sprecato risorse pubbliche che avrebbero potuto sostenere in modo migliore le economie locali devastate dalle calamità del 2011.