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Giocattoli dai vecchi pannolini: il miracolo della start up Cetma

il Consorzio Cetma di Brindisi ha realizzato dal riciclo dei pannolini per bambini e dagli assorbenti intimi giocattoli e oggetti di design

di Oronzo Martucci
 
“Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori” cantava Fabrizio De Andrè, raccontando in modo poetico ciò che è però scontato nel ciclo della natura. Non è per nulla scontato che dal riciclo dei pannolini per bambini e dagli assorbenti intimi nascano giocattoli e oggetti di design. A compiere questo miracolo è stato il Consorzio Cetma di Brindisi, centro di progettazione, design e tecnologia dei materiali, partecipato al 51 per cento dall'Enea, in attuazione di un progetto realizzato su commissione di una società abruzzese , la Fater, che distribuisce e produce in Italia i pannolini Pampers.
 
Il miracolo dei pannolini che tornano all'uso quotidiano e prolungato in modo profumato non è l'unico realizzato da Cetma, da un anno presieduto da Francesco Saponaro, ex direttore generale di Svim Service, società di informatica sanitaria. Dai laboratori e dalla ricerca dei 100 ricercatori (quasi tutti ingegneri) che lavorano nella struttura di Brindisi sono uscite, attraverso l'attività di una start up innovativa, la Cetma Composites, le pinne più flessibili e più competitive del mondo, realizzate in fibra di carbonio e utilizzate da tutti i campioni che aspirano a conquistare record con l'immersione a grandi profondità.
 
Il trasferimento tecnologico è l'obiettivo di Cetma. Dunque non solo ricerca accademica, ma ricerca e sperimentazione che aiutano le aziende a posizionarsi e a riposizionarsi sul mercato con un valore aggiunto che fa la differenza in tempo di crisi. Un aiuto destinato soprattutto alle piccole e medie aziende che hanno idee e voglia di sperimentare ma non hanno all'interno dell'azienda né le risorse umane né i laboratori necessari per testare i prodotti e accompagnare il loro arrivo sul mercato.
 
La realizzazione del Portale Temp ha permesso di utilizzare un sistema di monitoraggio attraverso il quale è possibile indagare e controllare in ogni momento le aree marine protette di Porto Cesareo e Torre Guaceto, zone ricche di risorse ambientali e di reperti archeologici.
 
L'eccellenza di Cetma non si esprime solo con pinne, fucile ed occhiali si potrebbe dire parafrasando una vecchia canzone ma si sviluppa con innovazioni nel settore sanitario. In particolare due progetti esprimono un grande valore aggiunto nei servizi alla persone: L'H@H - Sistema integrato di telemedicina web based; la suite di trattamento dei tumori mediante proton therapia.
 
Attraverso l’integrazione delle competenze delle sue tre divisioni (Ingegneria dei materiali, ingegneria informatica e design) il Cetma ha accresciuto e consolidato il suo know-how nel settore delle tecnologie per la salute. Queste competenze tecnico-scientifiche hanno consentito così al Consorzio di supportare un’azienda locale, Item Oxygen di Altamura, nella messa a punto di un sistema integrato di telemedicina web based per la diagnosi e la terapia medica.
 
H@H è un comodino tecnologico che rappresenta un prodotto tipologicamente nuovo del mercato dei presidi sanitari, poiché consente un monitoraggio in continuo (24 ore su 24) e soprattutto permette al medico operatore di intervenire a distanza nella somministrazione di terapie al paziente attivando o disattivando apparecchiature medicali. Il prodotto è oggi in commercio e si affianca ai dispositivi medici per la terapia intensiva.
 
Il secondo progetto di ricerca ha consentito di dare supporto a Itel Telecomunicazioni, azienda con sede a Ruvo di Puglia, nelle attività di progettazione di una suite di trattamento dei tumori mediante tl'uso di un fascio di protoni. La Proton Terapia è una disciplina relativamente recente e consente di ridurre notevolmente gli effetti collaterali della radioterapia tradizionale.
 
Cetma ha dato vita nel 2014 a una nuova start up innovativa insieme all'Istituto Sant'Anna di Crotone per produrre e commercializzare un letto attrezzato con dispositivi per la riabilitazione post-traumatica. Il progetto, denominato Neurostar, intende utilizzare l'innovazione tecnologica a supporto dei processi di diagnosi, prognosi e recupero funzionale da malattie come il Parkinson, l’Alzheimer, la Sclerosi multipla e nelle delle gravi cerebrolesioni acquisite.
 
Il presidente Saponaro, che ha predisposto un piano industriale quinquennale per riposizionare il centro attraverso la costruzione di nuovi rapporti con aziende che hanno sede in tutte le regioni italiane , vuole fare di Cetma “una fabbrica della ricerca”. “Il Conorzio è un luogo di ricerca ma anche di ascolto delle problematiche e delle criticità delle singole aziende e di supporto alle stesse per orientarsi nel campo delle possibili innovazioni di prodotto o di processo e imboccare i percorsi innovativi che abbiano un buon pronostico di efficacia e di successo. Senza falsa modestia, crediamo di essere tra i principali attori italiani di questa indispensabile missione di servizio alle imprese e ai territori”, ha aggiunto Saponaro. E a conferma che le dichiarazioni del presidente sono più che fondate arriva la notizia che l'ingegnere Luigi Barone, direttore generale del Consorzio sin dalla costituzione è stato nominato in rappresentanza dell'Italia nell’Executive Board di Earto, l’associazione europea delle Organizzazioni di Ricerca e Tecnologia che conta 350 adesioni.