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Riduzione plastica, il nuovo vademecum di Terna è una guida al consumo
"Plastica, da rifiuto a risorsa. Una guida al consumo consapevole" è una guida per chi vuole avviare un processo di riduzione della plastica usa-e-getta
Il nuovo vademecum di Terna promuove il consumo consapevole, la cultura del riciclo e della raccolta differenziata.
Nato in collaborazione con Legambiente e AzzeroCO2 il vademecum "Plastica, da rifiuto a risorsa. Una guida al consumo consapevole" è una vera e propria guida per chiunque voglia avviare un processo di riduzione della plastica usa-e-getta. È infatti una nostra profonda convinzione che ridurre il consumo di plastica è un dovere nei confronti del pianeta e un impegno che tutti devono necessariamente assumersi.
Questo vademecum riprende in particolare l’esperienza di Terna che con “Plastic free” intende promuovere una cultura della sostenibilità ambientale attraverso un progetto concreto e inclusivo che ha portato all’eliminazione della plastica monouso in ufficio e ha generato risultati tangibili in termini di plastica non utilizzata (mancata produzione di circa 4 tonnellate di rifiuti plastici all’anno, evitati 228 kg di rifiuto plastico all’anno con l’introduzione del dispenser del pane e mancata produzione di circa 3.700 kg di rifiuti in PET all’anno grazie alla sostituzione delle bottigliette d’acqua con l’erogatore e la borraccia). A fine progetto, con l’estensione a tutte le sedi di Terna, i risultati stimati saranno: riduzione annua di 139 tonnellate CO2 e mancata produzione annua di 26 tonnellate di rifiuti plastici.
Insieme a Legambiente Terna ha deciso di condividere la propria esperienza con questo vademecum, una vera e propria guida per tutti coloro che vogliano avviare un processo di drastica riduzione della plastica monouso o di sostituzione con materiali compostabili come le bioplastiche. Una raccolta di azioni concrete elencate puntualmente per un corretto conferimento e avvio al riciclo.
Un documento supportato da grafici e numeri, dove si trovano anche curiosità, approfondimenti e semplici regole da seguire e arricchito di suggerimenti e consigli utili per una sostenibilità a portata di tutti, sia in ufficio che a casa.
1862 L’inglese Alexander Parkes brevetta il primo materiale plastico utilizzato per manici e scatole
1912 In Germania Fritz Klatte scopre il processo di produzione del PVC
1928 Viene sviluppato in laboratorio il Plexiglas
Anni ’70 Definitiva consacrazione della plastica in tutti i campi
Nel 1989 la produzione mondiale di plastica si attestava sui 100 milioni di tonnellate annue. Oggi superiamo i 400 milioni di tonnellate di plastica prodotte ogni anno.
L’Europa sta tentando di stabilire una rotta comune per regolare la progettazione, la produzione, la distribuzione e la corretta gestione del fine vita. Il nuovo pacchetto europeo sull’economia circolare pone, tra i suoi obiettivi, il riciclo del 70% degli imballaggi entro il 2030 e del 65% dei rifiuti urbani nel 2035. Ad oggi, nel mondo, solo il 9% dei rifiuti plastici generati è riciclato.
L’Italia è stata la prima nazione europea a mettere al bando i sacchetti per la spesa.
Il tempo medio di utilizzo di un sacchetto di plastica è di 12 minuti.
Ogni volta che si utilizza una borraccia in acciaio invece di acquistare una bottiglia di acqua in plastica usa-e-getta si evita il rilascio di 0,27 kg di CO2 per litro in atmosfera.
Se in tutta Italia bevessimo acqua dal rubinetto si eviterebbe l’immissione di 4 milioni di tonnellate di CO2 in atmosfera.
In Italia la percentuale di raccolta differenziata è passata dal 35% del 2010 al 58% nel 2018.
Ridurre l’uso della plastica con 10 azioni quotidiane:
Borse riutilizzabili
Bottiglie e tazze riutilizzabili
Acquisto di cibo sfuso
Acquisto di detersivi sfusi
Acquisto di frutta e verdure locali
Non utilizzare le cannucce
Non utilizzare le capsule di caffè non riciclabili
Abbandonare l’utilizzo di accendini usa-e-getta
Eliminare le stoviglie usa-e-getta
Fare una corretta raccolta differenziata
Nel vademecum ci sono i consigli per la sostenibilità in ufficio (per le aziende e il singolo lavoratore) e a casa.