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Rinnovabili, nuovo record di spesa: si stringe il divario con petrolio e gas

Secondo il report di Rystad Energy, gli investimenti nelle rinnovabili raggiungeranno i 243 mld nel 2021, stringendo il gap di spesa con petrolio e gas

Rinnovabili, verso un nuovo record di spesa nel 2021

Gli investimenti nel settore delle rinnovabili aumentano e la differenza di spesa con petrolio e gas si riduce. Secondo quanto riportato da una delle ultime analisi di Rystad Energy, la spesa in conto capitale per progetti di energia rinnovabile dovrebbe raggiungere nel 2021 un nuovo record. Si prevedono infatti investimenti pari a 243 miliardi di dollari, in grado di sorpassare il famoso divario storico tra energia pultia e gas-petrolio. Un settore che, secondo il report, si attesterà su livelli "piatti", pari a 311 miliardi di dollari. Anche se i fornitori di servizi per i giacimenti petroliferi hanno attuato cambiamenti alle strutture, i numeri finanziari 2020, secondo la ricerca scandinava, impongono un ulteriore cambio di passo. Nello specifico secondo il report di Rystad Energy gli investimenti per le energie rinnovabili, che equivalgono agli acquisti dalle società di fornitura,  riprenderanno da dove si erano interrotti l'anno scorso, quando la spesa ha raggiunto i 224 miliardi di dollari. Al contrario, quelli destinati a petrolio e gas rimarranno in linea con i 306 miliardi di dollari del 2020, ben lontano dai giorni migliori del settore. 

Nel complesso, il divario di spesa tra energie rinnovabili e petrolio– sottolinea il report– si sta riducendo anche a fronte degli investimenti in energia pulita, che ora sono solo del 22% inferiori rispetto alle stime dei progetti. Secondo il rapporto la maggior parte della spesa per le energie rinnovabili andrà a progetti eolici onshore, salendo a 100 miliardi dai 94 miliardi di dollari del 2020. Anche la spesa per il solare fotovoltaico dovrebbe salire a 96 miliardi, a fronte degli 88 dello scorso anno. Mentre l'eolico offshore vedrà gli investimenti salire fino a 46 miliardi contro i 43 dell'anno prima. Inoltre, secondo quanto emerge dal report, la maggior parte della spesa di energia pulita arriverà dall'Asia con 156 gigawatt (GW), seguita poi dall'Europa con 32 GW.