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illycaffè brinda a un semestre record: utile raddoppiato, ricavi su del 3,8%
illycaffè ha archiviato la prima metàò dell'anno con dati in aumento: ricavi su del 3,8%, utile netto in raddoppio a 13,6 mln e migliora anche la posizione finanziaria
illycaffè, semestre record (nonostante l'impennata del costo del caffè verde). I numeri
illycaffè brinda a un semestre record, nonostante l'impennata del costo del caffè verde. Il gruppo ha archiviato a prima metà dell'anno con dati in aumento: i ricavi consolidati salgono a 289,1 milioni di euro (+3,8%), l'ebitda a 46,2 milioni (+26,2%), l'ebitda margin al 16% (+2,9), con un utile netto di 13,6 milioni di euro, in raddoppio sul primo semestre 2023 grazie all'incremento della redditività operativa.
Inoltre, la posizione finanziaria netta è di 144,8 milioni in miglioramento del 16,8%. Nel periodo considerato sono in crescita tutti i principali mercati, in particolare, negli Stati Uniti, i ricavi hanno registrato un +11%, sostenuto principalmente dai canali Ho.Re.Ca. ed e-commerce; crescono anche l'Italia (+5%) e la Spagna (+21%). Dal punto di vista dei canali, la crescita è stata guidata principalmente dall'Ho.Re.Ca., sostenuta da un positivo tasso di acquisizione di nuovi clienti nel segmento premium del mercato, dal Modern Trade grazie a un costante ampliamento distributivo e dall'e-commerce supportato dal recente lancio del nuovo e-shop.
"Il costo del caffè verde è davvero altissimo, arrivato a 249 cent per libbra, fuori da ogni logica a +40% rispetto ai 180 cents per libbra del primo semestre 2023, quindi con un aggravio dei costi di produzione veramente significativo e si prevede che rimanga alto ancora per diversi mesi. Ma siamo contenti" visti i risultati di bilancio, "segno concreto della salute dell'azienda e delle strategie che stiamo portando avanti. Tutti gli indici di redditività sono a doppia cifra", ha sottolineato l'ad Cristina Scocchia.
Nonostante le difficoltà del momento, l'ad ha archiviato un primo semestre assolutamente positivo. Difficoltà che, dopo la pandemia, sono aumentate con la guerra in Ucraina, il problema del Canale di Suez, il Medio Oriente in fiamme, l'inflazione e l'impennata della materia prima, fino a formare quella che Scocchia definisce "la tempesta perfetta".
Dunque, come ama ripetere, "adesso bisogna accelerare in salita". Anche perché "non si prevedono schiarite" né sul costo della materia prima né "a livello geopolitico e macroeconomico generale".
Tuttavia, "ci sentiamo ottimisti e pensiamo che anche nei secondi sei mesi l'azienda possa continuare a crescere sia per fatturato che per profitto; per quanto riguarda gli indicatori della redditività ci aspettiamo che continuino a essere positivi".
Continuate a puntare sul mercato Usa? "E' il secondo più importante per noi, la metà di quello italiano: se l'Italia conta un terzo, quello americano pesa la metà. L'obiettivo è raddoppiarlo, cioè portarlo a diventare uguale a quello italiano". Una ambizione plausibile visto che "il mercato Usa cresce a +11% e non solo nello storico canale dell'Ho.re.ca. ma anche nell'ecommerce, grazie anche a una partnership con Amazon". L'entrata in Borsa? "E' un tema prematuro ma l'intenzione degli azionisti è una Ipo da realizzare entro l'arco di piano, cioè entro il 2026. Stiamo lavorando in questa direzione. Management e azionisti devono fare in modo che l'azienda sia pronta per questo grande passo" ma va scelta la "giusta finestra geopolitica e macroeconomica, e questo non dipende da noi".