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Ines Mordente

Ecco cosa raccomanda la famosa dermatologa.

Oggi parliamo di divulgazione scientifica sul web, attività diffusa tra molti medici di varie branche, con una dottoressa super seguita sui social e che se ne occupa, con risultati brillanti, da tempo. 

Sono tantissimi i follower, in particolar modo gli adolescenti, che seguono sui social, ascoltano e mettono in pratica i consigli della dottoressa Ines Mordente, medico chirurgo specialista in Dermatologia e Venereologia che si occupa da anni sia della parte clinica dermatologica sia della parte medico estetica, trattando migliaia di pazienti che accedono per varie problematiche di pelle (in particolar modo per acne) presso le sue cliniche di Napoli, Roma, Milano (dov’è cofounder con Riccardo Cassese e Francesco Puglia), oppure richiedendo visite in telemedicina.  

Recentemente Ines Mordente ha suscitato grandissimo interesse con un post pubblicato sulla sua pagina, insieme ad altri colleghi, e che apre gli occhi ai tanti naviganti alla ricerca di consigli medici sul web e sensibilizzando su un tema molto importante: come distinguere chi ascoltare o meno sui social? 

Come scegliere dove recarsi per curare una patologia della pelle come l’acne o altro? 

Il pericolosissimo incremento sul web di “guru, specialist, coach, expert, advisor” senza alcuna formazione ne’ titolo universitario in ambito sanitario, (ma usando descrizioni in bio che fa pensare a qualcosa di medico), fa crescere la preoccupazione dei tantissimi medici, psicologi e sanitari che come la dottoressa Ines Mordente esercitano sia nella pratica clinica reale, che come divulgers sul web, rendendo necessario “sensibilizzare” le istituzioni per bloccare un fenomeno che fa leva sulla psicologia debole dei tanti utenti che guardano i loro fittizi “prima e dopo” o i loro video “divulgativi” senza alcuna formazione sanitaria certificata in merito, offrendo soluzioni che, magicamente, prevedono la vendita di prodotti, legando psicologicamente all’acquisto ripetuto nel tempo, rilasciando “consulenze” su “foglietti” senza alcuna intestazione, inventando “metodi” che non hanno alcun riscontro scientifico, dicendo che fino a poco tempo fa anche loro erano nella medesima situazione e screditando i veri professionisti di quel settore. 

“L’arma che abbiamo a disposizione, dice la dottoressa Ines Mordente, è’ rendere CONSAPEVOLI i tantissimi follower che seguono me e gli altri colleghi divulgers sul web; la nostra attività di divulgatori sul web è’ un impegno grandissimo che toglie spazio al nostro “tempo libero”, il tutto con l’unico fine di informare gli utenti, creando contenuti scientificamente corretti e che possano arrivare ai follower che ascoltano in modo chiaro ma preciso e che spesso, anche a distanza, mettono in pratica consigli. 

Abbiamo perciò una responsabilità! 

Per tale ragione, abbiamo deciso di stilare alcune “linee guida” dei sanitari divulgers del web, mentre per tutto il resto consiglio un sano “DEFOLLOW” in quanto tali altre rischiose figure del web non sono iscritti a nessun ordine professionale e non possono parlare di patologie perché la loro “professione” SEMPLICEMENTE NON ESISTE.  

Ecco alcuni consigli pratici dei divulgers: sei hai capito che non hai difronte ne’ un medico, ne’ un sanitario, cosa fare?

1. Controlla la lista dei profili che segui ed elimina chi ti fa perdere solo tempo prezioso e gioca con la tua salute; 

2. informati, prima di chiedere una “consulenza", se hai di fronte un laureato medico/sanitario specializzato realmente in quello che dice con riconoscimenti UNIVERSITARI nel suo settore; 

3. Ricorda che l'esercizio abusivo della professione medica è un reato.

Intanto inizia con un sano #defollow e segnala alle autorità competenti”.

“La salute è troppo importante per affidarla a chi non è competente, rivolgetevi sempre ai medici specialisti e a figure sanitarie riconosciute ed autorizzate dallo Stato. Se soffrite di acne, ad esempio, ricordate che l’unica figura autorizzata a curare la PATOLOGIA ACNE e’ lo specialista in dermatologia che vi guiderà non solo nel percorso diagnostico giusto ma anche nella scelta terapeutica giusta, sia di eventuali farmaci che nella scelta di beauty routine e prodotti quotidiani ad hoc per la vostra pelle; ricordate, inoltre, che dall’acne si guarisce ma dalla pelle grassa no, perciò è indispensabile 2/3 volte all’anno recarsi dallo specialista e modificare le proprie prescrizioni terapeutiche, anche dopo aver superato la fase acuta, tutto ciò serve ad abbattere il più possibile il rischio di recidive tipiche di comportamenti e scelte di routine non adatte o perché vengono, erroneamente, sottovalutate le concause. 

Perciò, in attesa di incontrare uno specialista non cadete nelle reti di centri che vogliono solo ed esclusivamente vendervi prodotti. 

Fare il medico è una cosa seria e l’acne NON è estetica, ma una patologia multifattoriale che richiede lo specialista anche nella guida di percorsi medico estetici giusti”, conclude così la dottoressa Ines.

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