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Le novità dell'esame di stato 2019
Diploma di maturità: tutte le novità relative all'esame di stato 2019
La prova di maturità è da sempre uno degli incubi principali per gli studenti delle scuole superiori. Costituisce probabilmente il più grande problema per uno studente durante il suo percorso di studi insieme ovviamente al recupero anni scolastici, e proprio per questo è da sempre argomento di discussione e grande attenzione. Nonostante in generale l'esame mantenga le solite linee guida, di anno in anno vengono effettuati dei piccoli cambiamenti nel tentativo di risolvere i problemi presenti e il 2019 non ha fatto eccezione.
Il MIUR, tramite una circolare, ha infatti anticipato alle scuole alcune delle novità e dei cambiamenti che prenderanno luogo in questo nuovo anno scolastico 2018-2019.
I cambiamenti principali riguardano:
- Numero delle prove scritte
- Ammissione all'esame
- Assegnazione del voto
- Inserimento griglie nazionali per la correzione delle prove scritte
Insomma, all'apparenza pochi cambiamenti ma che son assolutamente significativi e che in parte "rivoluzionano" la forma di questa prova d'esame.
Numero prove scritte
Le prove scritte passeranno da tre a due con la conseguente abolizione della terza prova su varie materie. La prima prova viene confermato come elaborato di italiano e continuerà a valutare le competenze linguistiche, espressive, scritte e critiche degli studenti. La scelta rimarrà sempre circoscritta ad un buon numero di tracce, settori e tipologie di elaborato tra cui analisi del testo, riflessione critica e elaborato argomentativo.
Altra novità sempre nel campo della prima prova è che per l'analisi del testo vi saranno ben due tracce d'autore, possibilmente di periodi differenti.
Per quanto riguarda la seconda prova riguarderà come suo solito le discipline caratterizzanti il percorso portato avanti dall'istituto e quindi ad esempio matematica o latino per lo Scientifico, greco o latino per il Classico e così via.
Ammissione all'esame
Totale rivoluzione nell'ambito dei requisiti necessari per poter essere ammessi alla prova che consentirà di ottenere un diploma di maturità.
Per essere ammessi sarà necessario aver frequentato almeno i tre quarti delle ore previste e basterà semplicemente avere la media del 6 e la sufficienza in comportamento. Il consiglio di classe infatti potrà permettere l'ammissione anche a studenti con l'insufficienza in una o più discipline a patto però di motivare in maniera sensata questa decisione.
Assegnazione voto
Il punteggio finale che costituirà il voto del diploma di maturità continuerà ad essere espresso in centesimi ma da quest'anno i crediti cumulabili durante il triennio aumenteranno sostanzialmente passando dai 25 attuali a 40 crediti totali. Questi punti andranno a sommarsi poi ad un massimo di altri 60 punti a disposizione della commissione, 20 per prova scritta e 20 per il colloquio finale.
Come succede anche attualmente la commissione avrà inoltre a disposizione 5 punti da assegnare a loro discrezione nel caso lo studente abbia ottenuto un minimo di 30 punti tramite crediti e abbia finalizzato almeno 50 punti nelle prove scritte. Resta invariato il limite minimo da raggiungere per poter superare la prova d'esame che si conferma dunque di 60 punti.
Inserimento griglie nazionali
Per quanto riguarda una valutazione più oggettiva, unificata e quindi giusta delle prove scritte è stata pensata una griglia nazionale che contenga quindi dei parametri da fornire alla commissione per valutare le prove dei candidati. Questo non vuol dire che il giudizio del voto finale verrà stravolto ma il potere decisionale resterà sempre alle commissioni che valuteranno lo studente.