Libri & Editori

Bookdealer, acquistare libri online in modo sostenibile e aiutando le librerie

di Sara Perinetto

L’alternativa italiana ad Amazon sta per compiere un anno, va a gonfie vele e guarda al futuro con progetti concreti e ambiziosi. L’intervista ai fondatori

Comprare libri online forse non è più conveniente come una volta: tra cashback di stato e legge sulla lettura, recarsi in una libreria fisica e pagare cashless può risultare un vero affare. Eppure non sempre è possibile, e ancora molti preferiscono acquistare i volumi con un semplice click, da telefono o pc.

Da qualche mese, però, le due modalità non sono più per forza in contrasto, e si può comprare online senza compromettere l’esistenza delle librerie fisiche, anzi: aiutandole. Nell’aprile 2020, infatti, è nata Bookdealer, la “prima piattaforma di e-commerce in Italia a sostenere attivamente le librerie indipendenti”. Ispirata all'esperienza statunitense di Bookshop.org e ideata da Leonardo Taiuti, giovane editore, ha come obiettivo “quello di offrire alle librerie indipendenti uno strumento che permetta loro di costituire una massa critica in grado di concorrere con i grandi store online, senza togliere margine sulle vendite a nessun attore della filiera”.

 E infatti Bookdealer non chiede quote di iscrizione o margini sul venduto a librai o editori, non chiede alle librerie di caricare le giacenze dei titoli presenti in negozio né di sincronizzare il gestionale. La piattaforma è studiata per valorizzare i consigli di ciascuna libreria, rispettare la sua identità e mettere al centro il suo lavoro di proposta, ma al contempo per essere facilmente accessibile dagli utenti, offrendo loro un servizio più “umano” e renderli partecipi del sostegno diretto all’editoria, soprattutto quella di “quartiere”.

Ma allora, come fa a restare in piedi un meccanismo del genere? Dove sta il guadagno per Bookdealer?

“Il sito e le persone che ci lavorano guadagnano sul servizio” ci spiega Leonardo “quindi grazie a quei costi di cui il lettore si fa carico per ricevere il libro direttamente a casa dalle amorevoli mani dei librai. Riteniamo che quello per la consegna a domicilio sia un prezzo più che concorrenziale e inferiore a qualsiasi spedizione con corriere – a meno di non paragonarlo ovviamente al classico abbonamento Prime di Amazon. Questa comunque è solo una fase iniziale. Stiamo studiando una serie di iniziative per ammortizzare i costi e diventare super economici anche per il lettore.”

LeonardoLeonardo Taiuti, foto dal sito internet di Bookdealer
 

E infatti, aggiunge Livia Del Pino, responsabile commerciale della piattaforma, “dietro Bookdealer c’è tantissima passione e predisposizione al cambiamento, ma questa energia si traduce anche in una squadra in continua evoluzione. Ci presentiamo in cinque perché da quelle cinque facce è partita la grossa corsa, con la prontezza e lo slancio dei quattro soci e l’adesione immediata del commerciale (oltre a Leonardo e Livia, fanno parte dei “cinque” anche i co-founder Daniele, Massimiliano e Mattia, ndr). Al fianco però della formazione di partenza c’è uno studio di marketing e comunicazione, un ufficio stampa e un customer care che fa di tutto per rispondere al meglio alle esigenze o ai dubbi dei clienti. La società ha il cuore pulsante a Firenze, ma con un appoggio a Torino e un piede a Milano: la natura smart è imprescindibile, ma siamo fiduciosi di sviluppare un ibrido fisico/online non appena la situazione si sarà normalizzata”.

Mi sembra un buon obiettivo per il futuro. E nel frattempo, qual è la vostra mission? Condividete quella di Bookshop, “favorire il bene pubblico contribuendo al benessere della comunità letteraria indipendente”?

“Conosciamo bene Bookshop,” ci dice Leonardo “ci siamo ispirati alla loro esperienza per creare Bookdealer, pertanto non possiamo che condividerne la mission. Sono sempre un po’ titubante però quando si parla di comunità letteraria indipendente, perché è una definizione che mi sa di élite, di nicchia. Il nostro obiettivo infatti è raggiungere un’ampia fetta di pubblico, anche chi non legge indipendente o non è abituato ad acquistare i propri libri nelle librerie del territorio. L’idea è creare una rete, una comunità di librerie e consentire ai lettori di approfittarne, godendo della stessa user experience cui sono abituati e di costi di consegna concorrenziali. Naturalmente il lavoro delle librerie mette in evidenza spesso e volentieri gli editori più piccoli e indipendenti, quindi da questo punto di vista anche Bookdealer fa il bene della comunità letteraria indipendente. Cerchiamo, in sostanza, di riprodurre sull’online il lavoro quotidiano dei tantissimi librai sparpagliati sul territorio italiano.”

È una dichiarazione di guerra ad Amazon?

“No, Amazon è Amazon, non siamo i nemici italiani né gli abbiamo dichiarato guerra, sarebbe assurdo anche solo pensarlo,” precisa Leonardo. “Per fare concorrenza ad Amazon bisognerebbe essere… Amazon. Noi rappresentiamo semplicemente un’alternativa, che in questo momento coinvolge più che altro i lettori consapevoli e i consumatori più attenti, ma che in un futuro speriamo possa allargarsi a macchia d’olio, chissà, rosicchiando magari una microscopica percentuale di utenti al colosso”.

Un'altra bella sfida. Al momento siete soddisfatti del lavoro che avete svolto finora?

“All’inizio le idee correvano più veloci della realtà” ammette Livia “mentre ora è un testa a testa continuo: inizialmente il progetto era teorico e si sfidava con idee che prendevano forma in contemporanea, non potevamo calcolare l’adesione dei librai o la fiducia degli utenti con certezza, ma una volta partiti il progetto “ci è esploso in mano” e siamo stati felicemente travolti da un mare di interesse e supporto. Siamo partiti con 120 librerie iscritte, ora sono quasi 700. Oltre a questo, il sistema di acquisto e l’usabilità da parte dei librai sono cresciuti di molto e non ci stanchiamo di migliorare ogni giorno di più. Insomma, siamo soddisfatti delle dimensioni che si sta avviando a prendere la piattaforma, ma è fondamentale andare avanti alzando l’asticella.”

LiviaLivia Del Pino, foto dal sito internet di Bookdealer