Libri & Editori

Coronavirus, Gloria Vizzini presenta un emendamento per riaprire le librerie

Il membro della Commissione Affari Sociali della Camera chiede che venga riconosciuta la necessità primaria della lettura

“Un bene di prima necessità fino ad oggi è stato dimenticato ed ha avuto un destino avverso. La lettura viene promossa a parole ma poi, tranne quella dei quotidiani, è stata erroneamente relegata a bene superfluo senza la possibilità di acquistare libri se non online. Per correggere questa scelta, adottata con superficialità, ho presentato un emendamento al Decreto Legge dello scorso 25 marzo, in discussione alla Camera, che prevede l’immediata riapertura delle librerie. Sarà ovviamente necessario rispettare le prescrizioni di sicurezza poste in essere ovunque e sicuramente non si potrà leggere libri in loco, ma tanti italiani chiedono di poterli acquistare”. E’ quanto afferma Gloria Vizzini, membro della Commissione Affari Sociali della Camera (Gruppo Misto). “Spero che il Governo mostri la stessa risolutezza nel riconoscere la bontà di questa proposta e la necessità primaria della lettura così come è stato risoluto nel chiudere le librerie pensando forse  in un primo tempo che potessero essere anche un luogo di fruizione della lettura e quindi di contatto tra le persone. Oggi però credo che le condizioni e le priorità siano diverse. Dobbiamo dare un sostegno culturale che riempia le giornate di tanti italiani. Più di tanti telegiornali e di tante notizie, uguali giorno dopo giorno, un libro ci lascerà qualcosa su cui riflettere alla fine di ogni giornata. Non vedo perché in un Paese da sempre legato alla lettura", conclude Vizzini, "debbano restare aperti i tabaccai e non le librerie”.