Libri & Editori
De Gregori, i testi e la storia delle canzoni: la prima raccolta integrale
In oltre 50 anni di attività, il cantautore ha scritto più di 200 testi, qui per la prima volta raccolti e commentati da Enrico Deregibus per Giunti editore
Francesco De Gregori: i testi, la storia delle canzoni
Francesco De Gregori aveva ventun anni nel 1972 quando con l’amico Antonello Venditti pubblicò il primo LP, Theorius Campus. L’anno seguente debuttò come solista (Alice non lo sa) e da allora sono venuti più di venti album in studio e pochi meno dal vivo, che hanno cambiato la scena della musica italiana grazie a una capacità di fascinazione forte e rara: canzoni uncinanti che amano attingere dal folk anglosassone, dal rock, dalla musica popolare, brani elusivi e sfuggenti, enigmatici, capaci però di aprirsi a tutti, come dev’essere per la grande canzone. In quasi cinquant’anni di attività De Gregori ha scritto più di duecento testi, che mai prima d’ora erano stati oggetto di una raccolta integrale. Enrico Deregibus, stimato studioso e cultore della canzone d’autore italiana, annota e commenta i brani in una radiografia approfondita di come sono nati e si sono sviluppati, indagandone le numerosissime sfaccettature, con rivelazioni inedite.
L’autore
Francesco De Gregori
Nato a Roma il 4 aprile del 1951, frequenta il liceo classico Virgilio dove vive in prima persona gli eventi e i fermenti politici del movimento studentesco del '68.
Fortemente ispirato dalla musica e dai testi di Fabrizio De Andrè ma anche successivamente dalle canzoni di Bob Dylan, De Gregori inizia ad esibirsi, appena sedicenne, per poi fare il suo esordio discografico nel 1972. L’anno dopo pubblica il 33 giro Alice non lo sa. Da lì parte una brillante carriera fatta di album di successo, concerti, collaborazioni con altri grandi artisti e numerosi premi e riconoscimenti.
Il curatore
Enrico Deregibus
Enrico Diornalista e organizzatore di rassegne musicali. Ha scritto vari libri, fra cui la biografia di Francesco De Gregori Mi puoi leggere fino a tardi e Francesco De Gregori. I testi. La storia delle canzoni, entrambi per Giunti.
Editore: Giunti
Collana: Bizarre Storie dietro le canzoni
Curatore: Enrico Deregibus
Pagine: 720
Data di pubblicazione: 30/09/2020
ISBN: 9788809904224
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Francesco De Gregori, i testi: la storia delle canzoni
Introduzione
Enrico Deregibus
Riassunto delle puntate precedenti. Nel 2003 ho avuto la ventura di pubblicare una biografia di Francesco De Gregori, 250 fitte pagine in cui si snodava cronologicamente la sua storia, quella artistica e un po’ anche quella umana. Quando arrivava il momento di parlare di un suo disco le pagine cambiavano colore, diventavano di un bel grigio tenue, e comparivano delle brevi (quasi sempre brevi) schede sulle canzoni che quel disco conteneva.
Degli inserti, dei cunei di approfondimento dentro la storia principale. Qualche anno dopo mi è tornato l’appetito e mi sono rimesso alla caccia di informazioni, cercando, brancolando, consultando, intervistando, per riscrivere quel libro con parecchio materiale nuovo e con più precisione e con più approfondimenti. Il problema è che, dai e dai, la cosa stava diventando elefantiaca: bisognava drammaticamente tagliare. Mutilare. Finché ho pensato che si poteva aggirare l’ostacolo, sfilare dal nuovo libro quelle ormai polpose schede sulle canzoni e riservarle a una pubblicazione apposita in data da destinarsi.
E lasciare solo il racconto biografico. Così fu. Nel 2015 usciva quindi una biografia completamente rivista e aggiornata. Ben pasciuta, 350 pagine, ma senza gli approfondimenti sulle canzoni. Nel frattempo il biografato aveva avuto, bontà sua, parole di elogio verso il mio lavoro in quei due libri. E io ci ho provato: gli ho chiesto (come peraltro avevo già fatto in passato, ma stavolta con più convinzione) se voleva collaborare, revisionare, autorizzare, accompagnare in qualche modo il nuovo libro, quello sulle canzoni. La risposta fu il solito, cortesissimo no. Mi sono comunque messo all’opera e tempo dopo gli ho spedito – per conoscenza, come si dice – un capitolo, per fargli capire che aria avrebbe tirato.
Lui ha ribadito il no alla collaborazione (“Voglio che tu sia libero di scrivere quel che vuoi”) ma è rimasto colpito da una cosa scritta in quel capitolo. E cioè che in uno dei tanti siti con testi di canzoni avevo trovato una curiosa storpiatura di un verso di una sua vecchia canzone, Le strade di lei. In “In fondo non importa che i tuoi santi siano molti” “santi” diventava magicamente “salti”. Opplà. 7 8 Lì al suddetto cantautore si è forse accesa una lampadina: il libro fallo da solo, mi ha detto, però se vuoi potremmo metterci anche i testi delle canzoni. Per metterli al riparo da storpiature. Con sommo gaudio ho proposto la cosa alla Giunti. La Giunti ha detto sì e abbiamo aggiunto un posto a tavola.
Ecco così il libro che avete fra le mani. Decisamente imponente, fuori dagli standard editoriali italiani per volumi di questo tipo: 700 poderose pagine. Perché da una parte le mie schede sono lievitate notevolmente rispetto a quelle del 2003 e dall’altra ci sono appunto i testi delle canzoni, controllati e certificati dall’autore stesso. Senza quindi tutti i refusi e le corbellerie che trovate in quelli che girano indisturbati in rete.
È un onore avere quelle parole, con le quali – ma va? – sono cresciuto, vicino alle mie. Però ricordiamoci di una cosa fondamentale: i testi senza musica sono monchi, non sono le canzoni. È come se al posto di vedere un film uno leggesse la sceneggiatura; va benissimo, può essere affascinante, può contribuire ad aprire dei mondi, ma il film è un’altra cosa. Quanto ai miei interventi, ci sono due cosette in particolare che vorrei sottolineare. La prima – a cui tengo infinitamente – è che non sono analisi dei testi. A volte le analisi ci sono, ma non sempre. Scoprirete il significato di qualche canzone, sì, ma non è quello l’obbiettivo prioritario del libro. La seconda è che c’è una parte “critica” (abbondate di virgolette) ma non vuole essere calata dall’alto. Io poi proprio non sono un critico musicale. Trattasi di semplici opinioni.
Il titolare delle stesse è peraltro convinto che siano la parte meno importante e anche meno interessante di questo tomo. Diciamo che servono a ogni lettore per confrontarle con le sue. A dire “son d’accordo” oppure “questo non capisce una fava” (per quanto anche nelle fave forse non ci sia niente da capire). E poi: qui si parla dei testi, certo, ma si cerca di parlare molto anche della musica. Perché la canzone, lo dicevamo già prima, è una bastarda unione di testo e musica e anche di interpretazione. Nessuno della triade basta da solo. E De Gregori è uno di quelli che in Italia storicamente ha saputo meglio impastare insieme quei tre elementi, renderli vasi comunicanti.
Ma le schede contengono molto altro rispetto alla canzone in sé: a volte c’è dell’aneddotica, altre volte c’è il racconto di come è nato un brano, a volte si parla delle fonti, delle ispirazioni, altre volte di quel che è successo al brano dopo la pubblicazione. E così via, comprese centinaia e centinaia di citazioni prese da interviste di De Gregori stesso. 9 Uno dice: “Un libro con tutte le canzoni di Francesco De Gregori”. Ok, ma conviene precisare: qui ci sono tutte le canzoni incise in album ufficiali a suo nome (con una sola eccezione, vediamo se la scovate) e cantate da lui (tranne quelle di dischi live particolari come in tour e work in progress). Solo quelle.
Quindi non troverete le canzoni che non ha mai pubblicato in prima persona, per esempio quelle che ha scritto per altri o che ha cantato in dischi di altri. Oppure tutti gli inediti giovanili che serpeggiano on line da un po’ di anni. Oppure i brani cantati da Venditti, Dalla o Giovanna Marini nei dischi fatti da De Gregori insieme a loro. Fra i testi invece mancano per scelta i pezzi cantati da lui ma scritti da altri, come le cover (per esempio Il bandito e il campione), e mancano purtroppo – per tortuose faccende di diritti d’autore – alcune sue traduzioni. Non però quelle da Dylan, per fortuna.
Nel libro troverete prima i testi di ogni canzone, poi il mio intervento su quella canzone. I brani sono in ordine cronologico disco per disco, da theorius campus in poi. Alla fine però c’è un corposo e variopinto capitolo con quelle che abbiamo battezzato “canzoni sparse”, anche qui in ordine temporale di pubblicazione. Cose uscite su raccolte, live, varie ed eventuali. Ciò detto, buona lettura. E grazie a Francesco, ai santi e pure ai salti.
*questo estratto è disponibile con download libero sul sito www.giunti.it