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Libri & Editori
Estate 2024, che libri: 5 romanzi selezionati e tutto quello che i lettori devono sapere

2)  La rosa di Provenza di Carol McGrath (Tre60)

Carol McGrath, autrice di fama internazionale, torna in libreria con La rosa di Provenza, un romanzo che incanta e affascina, pubblicato in Italia a giugno di quest’anno da Tre60; della stessa autrice la casa editrice aveva già dato alle stampe lo scorso anno La rosa di Castiglia, da noi recensito qui. Ambientato nella pittoresca regione della Provenza durante il Medioevo, il nuovo libro di McGrath intreccia magistralmente storia e fiction, regalando ai lettori una narrazione avvincente ricca di dettagli, frutto di molti anni di lavoro e documentazione.

Il romanzo narra la vita di Ailenor di Provenza, una delle figure più intriganti del Medievo inglese. La giovane Ailenor, sposata a soli tredici anni con Enrico III d’Inghilterra, viene ritratta come una regina delicata e gentile, ma al contempo intelligente e ambiziosa, determinata a esercitare la sua influenza in una corte dominata da intrighi e tensioni politiche. Ambientata nel 1236, la storia ha inizio quando Ailenor – di origini francesi – arriva in Inghilterra come una straniera senza amici, ma ben presto si fa notare per la sua cultura e per la personalità determinata, non disposta a farsi mettere i piedi in testa da nessuno. La sua amicizia con Rosalinda, una comune esperta nell’arte del ricamo, aggiunge un tocco di umanità e intimità alla narrazione, mostrando il lato più personale e umano della regina. La vita della giovane donna non è però affatto splendente come aveva sperato: Ailenor deve infatti affrontare non solo le sfide della corte, ma anche le minacce esterne provenienti da Francia e Galles, nonché l’ostilità dei baroni inglesi, che mal sopportano la sua evidente influenza su Enrico III.


 

Carol McGrath, nota per la sua scrupolosa ricerca storica, riesce ancora una volta a creare un quadro vivido e realistico dell’epoca, portando alla luce dettagli affascinanti della vita quotidiana e delle dinamiche di potere. In un’intervista con Sharon Bennett Connolly, McGrath ha spiegato come sia stata affascinata dalla figura di Ailenor, poi divenuta nota come “Lupa di Provenza” per la sua capacità di manipolare e gestire egregiamente le complesse dinamiche all’interno della corte. «Ho cominciato le ricerche per La rosa di Provenza nel 2016 – scrive l’autrice nella nota finale del libro, sempre utile per carpire i retroscena della stesura di un romanzo – è il primo volume di una trilogia dedicata alle regine medievali che vennero definite “lupe” da molti baroni e cronisti contemporanei. Tutte e tre erano straniere. Erano regine potenti. Hanno stravolto certi elementi della nobiltà in modi diversi. Ailenor di Provenza è accusata di nepotismo.  Eleonora di Castiglia è accusata di avidità. E Isabella di Francia “non è una di noi”. Queste donne, ciascuna a modo suo, non hanno goduto di una reputazione storica incontaminata. Ritengo che siano state giudicate ingiustamente e nei miei romanzi l’obiettivo che mi sono prefissata è far uscire queste tre regine medievali dall’ombra della Storia e portare alla luce parti significative delle loro vite».

Se all’estero la trilogia è già stata interamente pubblicata e la figura di Ailenor è la prima che viene raccontata, in Italia è disponibile anche il romanzo dedicato ad Eleonora di Castiglia, anch’esso edito da Tre60 e già menzionato sopra. Eleonora è di fatto la nuora di Ailenor, mentre chiuderà la trilogia Isabella di Francia, a sua volta nuora di Eleonora di Castiglia. Come sempre, la scrittura di McGrath è stata elogiata per la sua capacità di intrecciare fatti reali e inventati in modo coinvolgente. Recensioni su piattaforme come Goodreads e Amazon evidenziano la bellezza della narrazione e la profondità dei personaggi. Molti lettori hanno poi apprezzato il modo in cui McGrath ha dato voce a una figura storica trascurata, rendendola accessibile e rilevante per il pubblico moderno.

La rosa di Provenza non è quindi un semplice romanzo storico, ma un ritratto potente di una donna che, nonostante le avversità, riuscì a lasciare un segno indelebile nella storia d’Inghilterra. Scrive ancora di lei l’autrice: «Perché Ailenor di Provenza era considerata una “lupa”? […] Sembra che fosse determinata ad abbracciare il ruolo di regina, a fare elemosine ai poveri, a sovvenzionare abbazie, a essere una buona madre e una moglie devota. […] Ailenor non portò mai una dote a Enrico e non apparteneva agli alti ranghi della nobiltà europea. Tuttavia si dice che fosse bella, istruita, intelligente e alla moda». La figura è dunque di rilievo, tanto che su di lei ha scritto una biografia anche Margaret Howell, elogiandone le maniere raffinate ed eleganti, che sembra avessero incantato i cronisti dell’epoca. Dunque un personaggio sicuramente affascinante da scoprire attraverso la penna della McGrath, autrice ormai amata dai lettori di romanzi storici.    






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