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Finché vola l’aquilone, emigrare per riscoprire la libertà e le proprie radici
Nel romanzo di Maria Pia Perrino, la storia di emancipazione di una donna coraggiosa
In libreria, fra pochi giorni, il romanzo dal titolo Finche vola l'aquilone di Maria Pia Perrino, storia di Bianca, una donna piena di insicurezze che, senza nascondere a sé stessa i suoi limiti e le sue fragilità, affronta con coraggio, come tanti ragazzi del sud, l'avventura di "emigrare" in una città del centro Italia, alla ricerca di una identità di donna libera dai vincoli che aveva conosciuto nel suo percorso di crescita.
Affronta questo distacco con lo strumento di emancipazione all’epoca più usuale: il matrimonio. Una esperienza ben presto fallita ma, da cui nasce la sua prima una figlia. Benché sola e in una città non sua, Bianca affronta la maternità con grande gioia ,un’esperienza che diventerà fondamentale per la sua crescita.
Educare sua figlia secondo regole e principi che le consentano, una volta divenute donne, di sviluppare la capacità di autodeterminarsi rappresenta anche per Bianca una palestra per accrescere anche la sua autonomia interiore. Ma la realtà si incarica di ridimensionare queste sue ambizioni.
Incrocia schemi e regole soffocanti anche nel tanto mitizzato nord, vincoli che a tratti, diventano una prova di vita anche drammatica. Il desiderio di portare avanti i suoi progetti, seppur così faticosi, sopravvive però ai mille ostacoli e, inaspettatamente per lei, la forza la raggiunge, più che dalla carriera e dal successo, dal patrimonio affettivo che è riuscita, negli anni, a costruire tra lei e le sue tre figlie.
Un patrimonio in cui i luoghi nativi, da cui si era tanto frettolosamente allontanata, sopravvivono alla sua fuga e diventano il più solido cemento per irrobustire la sua personalità.
Si riappropria con gioia dei suoi ricordi infantili, dei suoi affetti, del ricordo dei suoi compagni di scuola e di vita e della generosità della sua terra. Simboli e valori che, conserva ancora in sé e che trasmette anche alle figlie oramai "cittadine”, come un bene prezioso, oramai depurato dal difficile percorso che Bianca aveva dovuto affrontare per ritrovarne la essenzialità. Quel mondo rappresenterà la ricucitura con le sue radici interiori. divenute paradossalmente presidio della sua autonomia .
Un libro che pur nella drammaticità di alcuni vissuti che vengono descritti, si dipana nella descrizione di quadretti di vita accompagnati da una tenerezza quasi infantile a cui attingere per ritrovarsi dopo che si è attraversato il mare a volte tempestoso della vita.