Libri & Editori
Gli italiani che hanno fatto la Francia: da Leonardo a Pierre Cardin. Il libro
I nuovi libri di maggio dell'editore Baldini+Castoldi
"Gli italiani che hanno fatto la Francia" di Alberto Toscano
Dall'autore di "Gino Bartali. Una bici contro il fascismo", il giornalista Alberto Toscano, è in uscita "Gli italiani che hanno fatto la Francia - Da Leonardo a Pierre Cardin", edito dalla casa editrice Baldini+Castoldi. Dalle scienze alla politica, dalla commedia alla pittura, dalla musica al cinema, dall’architettura alla moda e allo sport: tanti sono gli italiani che hanno contribuito a fare grande la Francia. Da Leonardo da Vinci a Pierre Cardin, da Caterina de’ Medici a Émile Zola fino a Yves Montand… Questo libro non raccoglie biografie, ma traccia un itinerario attraverso le eredità che questi due Paesi, l’Italia e la Francia, condividono. Il risultato è il racconto di una storia veramente europea: a suon di aneddoti e avvenimenti storici, Alberto Toscano illustra secoli di scambi culturali. La storia ci insegna che malgrado le difficoltà, l’arte, la cultura e la bellezza sono frutto di emigrazioni, integrazione e conoscenza: "Gli italiani che hanno fatto la Francia" vuole essere un tassello nel grande mosaico di una memoria da ritrovare e (finalmente) da valorizzare.
In uscita anche "I tormenti del giovane Kihlgren" di Daniele Kihlgren
Milanese di origine svedese, Daniele Kihlgren è ideatore, fondatore e CEO di Sextantio Group. Il giovane Kihlgren parte da un progetto di tutela dei borghi storici in abbandono e del loro paesaggio duro, intenso e desolato. Kihlgren decide di vivere l’ascesi di questi territori affrontando in prima persona l'esperienza, ma è a questo punto che arrivano le giovani pastorelle abruzzesi portando al fallimento incondizionato la ricerca di santità e purezza del giovane. Lo ritroviamo poi nei bar della Capitale, con un’immagine un po’ stereotipata ma molto milanese e, sebbene cerchi di profondere i valori politically correct sedimentati nel suo armamentario morale, viene nuovamente massacrato dalla Romanità esasperata delle monelle dei Castelli Romani, dell’Agro Pontino e della Ciociaria. Rimarrà solo un’ironia sterile che ingoia tutto e tutti dal giovane Kihlgren ai suoi progetti, dai borghi all’Assicurazione Sanitaria in Africa fino ad alcuni dei tabù ideologici e culturali più sedimentati del Secolo appena trascorso.