Libri & Editori
L'appello della libreria Paravia su Facebook: "Aiutateci a vendere gli arredi"

Le sorelle che gestivano il centenario negozio puntano su biblioteche e associazioni
Per i bibliofili amanti dell'arredamento (ma non solo) è possibile portarsi a casa un pezzettino della storia della città di Torino e dell'editoria libraria italiana.
Le titolari della Paravia hanno lanciato sui social un appello agli appassionati, dopo che la libreria ha chiuso i battenti a dicembre, dopo oltre due secoli di attività.
Si tratta di arredi che le due sorelle Sonia e Nadia Calarco avevano fatto realizzare su misura quando c’era stato il trasloco del negozio in piazza Arbarello. “Questa libreria cerca casa”, hanno scritto su Facebook, annunciando la vendita online, come conferma l'approfondimento di la Repubblica.
"Ci piacerebbe trovasse una sua collocazione in una biblioteca, un’associazione o fondazione...insomma un luogo aperto al pubblico”.
"Da ragazzine passavamo i sabati ad aiutarlo in negozio, mentre i nostri amici uscivano. Sotto Natale facevamo pacchetti. Vedevamo tutta la fatica che faceva nostro padre e ci dicevamo che noi non avremmo fatto quella vita. Invece un giorno a pranzo gli abbiamo detto che avremmo preso noi il suo posto. Non lo ha mai chiesto ma sotto sotto lo sperava".
E nel 2003 Nadia e Sonia, ventenni neolaureate, hanno rilevato le quote. "Ma papà è rimasto con noi fino alla fine, anche con l'ossigeno nell'ultimo periodo ed è morto per il suo lavoro, con la polvere che aggravava il suo enfisema". Pippo Calarco aveva rilevato la Paravia nel 1979, quando le figlie erano piccole piccole, inaugurando una stagione lunga 40 anni, l'ultima di una storia che era iniziata nel 1802 sotto i portici di piazza Palazzo di Città per poi trasferirsi in via Garibaldi dove è rimasta un secolo". Adesso si apre l'ultimo capitolo, con la vendita online degli arredi della seconda libreria più vecchia d'Italia.