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L'importanza di chiamarsi Giorgia: in libreria raccolta di fumetti dedicati all'ascesa di Meloni

di Redazione

L'importanza di chiamarsi Giorgia di Stefano Disegni

Le strip su Giorgia Meloni, fin dalla prima apparizione sul Fatto Quotidiano, hanno riscosso immediato successo tra i lettori. Tutto comincia con la serie Giorgetta e gli zii, ante Presidenza del Consiglio, in cui Giorgia in corsa per conseguire la vittoria va a Ostia insieme agli zii: lui comunista amareggiato dalla sorte della sinistra e molto caustico nelle battute con cui commenta le dichiarazioni fascistoidi della nipote; lei, donna aliena dalla politica, tenera e affettuosa con la nipotina. Quando Giorgia diventa Presidente del Consiglio la serie degli zii lascia il posto a un’altra, Monster and company, in cui Meloni, ora capo del Governo, interagisce con i suoi orrendi compagni d’avventura: da La Russa, braccio destro legato al corpo per evitare inconsulti saluti romani, a Salvini, sempre al cellulare a tramare contro la leader, a Berlusconi – prima della dipartita – che biascica porcherie, a Fontana, fanatico religioso, fino a una entry che ha avuto subito successo, Concita De Gregorio (“Coccìta”) che canta le lodi della leader al grido “avercene!”. Anche questa saga ha avuto grande risposta di pubblico, a giudicare dalle mail che riceve l’autore, in cui molti chiedono una raccolta perché si sono persi questa o quella puntata. Così nasce L’importanza di chiamarsi Giorgia, dove le “altre farse” sono strip dedicate ad altri protagonisti delle cronache politiche nazionali (PD, M5S, il papa, Renzi e altro) che fanno raggiungere al libro la giusta foliazione, insieme a vignette da inserire “a condimento”.

Stefano Disegni: romano, disegnatore satirico, autore televisivo, scrittore e musicista. Ha al suo attivo collaborazioni con le maggiori testate nazionali. Ha vinto per quattro volte il Premio Satira Politica di Forte dei Marmi. Autore di numerosi libri, ogni domenica pubblica seguitissime strip su il Fatto Quotidiano. Le più recenti sono riunite in questo libro, in particolare le serie di successo dedicate a Giorgia Meloni, sperando, dice l’autore, “che non la prenda bene”.