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Leonardo investigatore e i disegni perduti, il romanzo di Alberto Pizzi
Nello scrivere di un personaggio storico tanto rilevante si avverte il peso della responsabilità?
Il mio non è un romanzo storico, assolutamente no! Obiettivo era ricordare ai lettori, soprattutto ai più giovani, l’epopea del marmo trasportato via acqua, non della vita di Leonardo. Per quella ci sono migliaia di testi.
Quali caratteristiche umane di Leonardo l’hanno colpita?
Il cercare sempre nuove sfide! Cercare sempre di andare oltre i limiti. Mai arrendersi!
Lei mi pare faccia altro di mestiere, la scrittura che posto occupa nella sua vita?
La scrittura mi ha aiutato a superare il momento peggiore della mia vita (anche perché i problemi non vengono mai soli!). Io faccio molte cose, dal lavoro di consulente alla gestione di un hotel con mia figlia, dalla scrittura al portare avanti una società sportiva di atletica leggera, e altro. Qualcosa lo faccio bene, qualcosa meno bene, altri male. Sta ai lettori decidere, tra queste tre possibilità, dove inserire la mia scrittura.
Da lettore da quali scrittori si sente ispirato?
Qui rispondo senza pensarci: Jhon Grisham. Durante la pandemia mi sono riletto tutti i suoi primi libri. Per me scrive talmente bene che a volte devo smettere di leggerlo….. altrimenti vado giù di morale pensando a me.
Il prossimo romanzo avrà gli stessi personaggi?
Ci sto pensando, ancora non ho deciso nulla. Sicuramente ci saranno il maresciallo Calarco, il suo amico giornalista Marcello Forni e la bella dottoressa Isoldi….. chi lo sa se rispunteranno fuori i disegni perduti di Leonardo!