Libri & Editori

Libri da leggere per l’estate 2021: 5 titoli da portare sotto l’ombrellone

di Chiara Giacobelli

Speciale editoria estate 2021, ecco la selezione di Affaritaliani.it

Ammazzati amore mio di Ariana Harwicz (Ponte alle Grazie)

Non tutte le donne sono portate per fare le mamme. Non tutte le donne sono adatte per fare le mogli. Non tutte le donne si adeguano agli standard che la società prevede per loro, eppure non per questo sono meno donne. Tuttavia, in alcune parti del mondo – senza andare a scomodare civiltà e popoli sostanzialmente diversi da noi, basta raggiungere un angolo sperduto della campagna francese – riuscire a tenere alta la testa quando le tue divergenze di desideri sono considerate patologie non è semplice, e tantomeno lo è combattere a fronte di una pressione sociale, culturale e familiare ancora estremamente forte.

Ammazzati amore mio è la storia di una di queste donne “scomode” – in realtà ce ne sono più di quante si possa immaginare, strette nella morsa della vergogna – agli occhi del marito, del figlio di appena sei anni, della suocera e della comunità intera. Per la protagonista del romanzo d’esordio di Ariana Harwicz, scrittrice, sceneggiatrice e documentarista di Buenos Aires trasferitasi in Francia, quelle parole che siamo abituati ad associare a una connotazione positiva significano altro: costrizione sociale, elementi necessari per essere accettata. Ecco, allora, che dalla visione diversa e originale di una donna anticonformista emergono forme alternative di interpretare l’amore, il matrimonio, la maternità, la famiglia, la vita.

Un libro in Italia pubblicato da Ponte alle Grazie che è subito finito sulle prime pagine dei giornali e dei tg nazionali per il modo forte, senza veli e potente con cui viene trattato il tema della “pazzia” nella contemporaneità: non quella dovuta a reali malattie mentali, ma quella a cui giunge un individuo se non è sufficientemente forte per spezzare i legami che lo imprigionano e imboccare la propria strada in autonomia, consapevole che ciò comporterà l’emarginazione, la solitudine, l’incomprensione.

La violenza, immaginaria e reale, è qui un tratto fondamentale per svegliarci tutti dal mondo edulcorato che ci hanno costruito attorno e porci davanti alla necessità di ritrovare, ciascuno, sé stessi, indipendentemente da ciò che gli altri vorrebbero da noi.  

Lo consiglio perché: è un romanzo intenso, necessario, di denuncia sociale che ci riguarda tutti. Un’opera capace di far cadere il velo, per mostrarci quanto ancora possiamo essere sordi e bigotti nella nostra evoluta era della parità dei generi.  

Ammazzati amore mio