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Maduro che incita alla guerra farà la stessa fine di Morales?
Trump se lo augura e forse ha ragione
In un’America Latina sconvolta, ormai da tempo, da presidenti in fuga, presidenti incarcerati, presidenti corrotti, gente ormai allo stremo, gente che manifesta nelle piazze contro la polizia, gente in fuga dal proprio Paese.
Per intenderci succede in Bolivia, Ecuador, Cile, Brasile e Venezuela.
Quello che impressiona però che non vi è mai limite al peggio.
Infatti subito dopo il golpe di stato che ha cacciato il presidente boliviano Evo Morales, in fuga e in esilio in Messico per i suoi brogli elettorali, il presidente dittatore del Venezuela, Nicolas Maduro, ha utilizzato questo avvenimento per portare un ennesimo attacco verbale a Donald Trump.
Maduro farà la fine di Evo Morales costretto a fuggire?
Il presidente americano aveva detto che ‘l’uscita forzosa di Morales è un forte segnale sia per il Nicaragua di Daniel Ortega e soprattutto per il Venezuela. Questi momenti- ha sostenuto il tycoon americano-sono segnali forti ai regimi illegittimi del Venezuela e del Nicaragua. Momenti utili ad insegnare che la democrazia del popolo sempre prevarrà. La rinuncia di Morales è un momento significativo per la democrazie dell’Emisfero Occidentale. Ed ora siamo ad un passo per avere anche un Emisfero Occidentale prospero e libero’.
Sul canale televisivo statale, Maduro ha risposto velocemente, con la solita retorica, incitando il popolo stremato alla lotta armata ‘ questo golpe di Stato, questa imboscata creata contro Evo Morales viene dall’imperialismo nordamericano e adesso gli imperialisti applaudono affinché succeda lo stesso sia in Nicaragua che da noi’.
E poi ha continuato con il solito registro a cui probabilmente crede solo lui ‘ allerta popolo, pronti a combattere, andiamo a lottare per la patria e per la pace. La vittoria ci appartiene e lo dimostreremo in concreto nelle strade con l’unione civile e militare’.
Maduro farà la fine di Evo Morales costretto a fuggire?
Ma alle spalle delle chiacchiere e delle forzature verbali del dittatore incombe il presidente riconosciuto Juan Guaidò che ha chiamato tutto il Paese ad una grande manifestazione per il prossimo 17 novembre.
Potrebbe veramente rappresentare questo giorno una spallata definitiva al regime dittatoriale che ha brutalizzato socialmente ed economicamente uno tra i Paesi più ricchi al mondo?
Se la maggioranza dell’esercito si staccherà da Maduro, così come è stato in Bolivia, per il dittatore l’unica via resterà la fuga. E tanti , tanti venezuelani, dentro e fuori del Paese stanno pregando perché succeda.