Alberto Angela bocciato alle elementari. L'importante è l'audience
Alberto Angela fu bocciato alle elementari, ma il programma funziona.
Partiamo, come sempre dalla notizia.
Alberto Angela fa il pieno degli ascolti con “Meraviglie - la penisola dei tesori”:
e di questo gli va reso merito perché è un dato di fatto. Il pubblico lo ama.
Alberto è il figlio di Piero che è conosciuto da tutti e non ha bisogno di presentazioni.
Piero incarna la scienza, ma non solo; incarna quell’illuminismo laico e razionalista che guida la marcia rivoluzionaria francese, sin dal 1789.
Fondatore del Cicap e nemico giurato di chi non vede il mondo dalla totalizzante prospettiva razionale, Piero incarna, dicevamo, non solo la scienza, ma addirittura una intera area filosofica che ha come usbergo sicuro la trasmissione televisiva Quark, declinata, tra l’altro nelle sue quasi infinite varietà culturali e semantiche che dalla Fisica ormai pervade ogni campo del sapere: scienze biologiche, geografia, storia, cucina, bricolage, antiquariato, viaggi spaziali, burocrazia, filosofia.
Altre che Treccani, qui c’è il MultiQuark a farla da padrone.
Il successo televisivo del babbo, come dicevamo, si è glorificato ed addirittura, cosa che pareva impossibile, accresciuto nel figliolo Alberto, paleontologo e gaio continuatore della tradizione familiare.
E se il padre Piero non è laureato in nulla, ma ha discettato e discetta da anni di fisica quantistica e relativistica e di altre amenità simili, il figlio è stato bocciato in quinta elementare come ci dice, peraltro, lo stesso padre Piero:
italia/2018/01/24/piero-angela-figlio-alberto-bocciato-quinta-elementare-foto-gossip-scuola-le-meraviglie
Ma non importa se il padre non è laureato e il figlio era stato bocciato alle elementari, del resto l’Italia non è anche il Paese in cui il ministro della Ricerca e dell’Università non solo non è laureato ma neppure regolarmente diplomato?
Che importa delle migliaia di ricercatori e giovani ricercatori che sono costretti a migrare all’estero, la nazione patria è ben presidiata da chi non ha sentito alcun bisogno di quella stupida formalizzazione che si chiama titolo di studio.
Piero ci fa sapere che “La scuola mi annoiava”:
http://www.corriereuniv.it/cms/2014/12/piero-angela-andava-male-scuola-non-si-mai-laureato/
Alberto, è giovane (almeno rispetto al padre) è simpatico e oltretutto è gigione ed alimenta alcuni vezzosi miti sulla sua esplosiva virilità:
https://www.blitzquotidiano.it/tv/berlinguer-angela-facebook-virilita-2765837/ il che nella società dello spettacolo non guasta mai.
Curioso poi che in un Paese in cui c’è una giusta caccia al nipotismo mai nessuno abbia avuto da dire sul passaggio di testimone nella Tv pubblica (anche se la società di produzione è privata) per la famiglia Angela.
Ma l’importante, si sa, è l’audience…